Napolitano e Fini25 Febbraio 2011 Che si siano coalizzate molte forze per abbattere il governo Berlusconi è cosa che è ormai sotto gli occhi di tutti. Per Berlusconi è stata importante la tenuta democratica della seconda carica dello Stato, ossia il presidente del Senato, che non si è prestato all’operazione e, come scrissi a suo tempo, è stato garante del rispetto del risultato elettorale. Gli altri hanno sperato di farcela, ma il 14 dicembre si sono resi conto di aver fatto i conti senza l’oste, e hanno dovuto fare buon viso a cattiva sorte. Ma non si sono arresi. Tuttavia, la lettera che qualche giorno fa ha improvvidamente inviato al presidente del Consiglio e ai due presidenti della Camera e del Senato, è la manifestazione palese che lo spirito di quel disegno ancora permane, e fa commettere al presidente Napolitano quelli che a molti appaiono errori di grave incostituzionalità . La Costituzione infatti non prevede che egli possa fare ciò che ha fatto, come lucidamente ha scritto qualche giorno fa Davide Giacalone. In questi giorni Fini ha avviato un tour mediatico in cui sistematicamente aggredisce il presidente del Consiglio. Non può farlo, eppure – nonostante le proteste del centrodestra – Napolitano continua a tacere e a tollerare, mentre il suo dovere costituzionale imporrebbe che egli richiamasse il presidente della Camera al rispetto del proprio ruolo. L’opposizione ha nella attuale devianza istituzionale la stessa grave responsabilità di Napolitano. Perché, se è vero che a Napolitano spetta il dovere di far rispettare i ruoli istituzionali, è vero anche che all’opposizione spetta, sempre e comunque, il dovere di denunciarne le deviazioni. E quella del presidente della Camera è una deviazione così profonda da non avere precedenti. Ho già scritto che il comportamento deviante di Fini mette in mora il ruolo del capo dello Stato e dell’opposizione. Infatti, denuncia una loro acquiescenza. Articoli correlati“Napolitano e i tanti smemorati dell’immunità ” di Filippo Facci. Qui. “Fini intollerabile, che fa il Colle?” di Fabrizio dell’Orefice. Qui. “Perde i pezzi e attacca il Cav” di Alessandro Bertasi. Qui. “Caro Fini, se non ora quando?”. Qui. “Fini verso le dimissioni”. Qui. “Per tamponare l’emorragia di Fli Fini attacca il Cav. e fa irritare il Colle” di Lucia Bigozzi. Qui. Da cui estraggo: “Ma Fini va avanti, come ha ribadito ad Annozero, a dimettersi non ci pensa e lo conferma rilanciando l’idea partorita all’assemblea costituente di Fli: sono pronto a dimettermi se e quando lo farà Berlusconi perché entrambi siamo stati eletti e tra noi nel 2008 c’era un patto in base al quale lui avrebbe fatto il premier e io il presidente della Camera, ma quel patto si è rotto e io farò un passo indietro solo se lo farà anche lui. Un puro esercizio retorico, il suo, per ribadire che la poltrona di Montecitorio non la molla.” “E il premier attende una parola del Colle” di Adalberto Signore. Qui. “Gianfry boicotta il governo e la maggioranza si ribella” di Antonio Signorini. Qui. “Parte l’attacco finale alla poltrona di Fini”. Qui. “Fini insulta lo Stato, Napolitano fa scena muta” di Mario Giordano. Qui. “L’errore di Napolitano (che può rimediare)” di Giuliano Ferrara. Qui. “Case regalate e prestiti: tutti i record di Di Pietro” di Filippo Facci. Qui. “I furbetti Romiti e Della Valle” di Alessandro Sallusti. Qui. “Boccassini in bolletta: ha speso tutto per Ruby” di Luca Fazzo. Qui. “La campagna di Silvio” di Fabrizio dell’Orefice. Qui. “Farefuturo senza più soldi chiude i battenti Intanto Fini rischia il processo su Montecarlo” di Vittorio Macioce. Qui. “Il giorno della verità : oggi Gianfry rischia il processo”. Qui. “Mister Se’, alias il dottor Gianfranco Super campione di promesse mancate” di Francesco Borgonovo. Qui. Letto 1421 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||