Pera e Formigoni10 Ottobre 2011 Leggo su La stampa di stamani: “Marcello Pera gli ha (ad Alfano. N.dr.) consigliato di commettere il parricidio. In un incontro riservato ha ricordato che Sarkozy uccise Chirac ela Merkelfece fuori Khol: così nasce un leader politico. Alfano ha un’altra idea su come uscire dal berlusconismo: una transizione morbida, senza parricidi.†E su il Giornale: leggo un paragone straordinario: “Formigoni come Veronicaâ€. Sono sempre stato convinto, e non sono il solo, che Veronica Lario è l’iniziatrice dell’oscuro periodo gossiparo che ancora non è terminato, il quale ha fatto di questi anni i più sordidi della nostra storia repubblicana. Questa donna, che non dimentichiamo era la moglie del presidente del Consiglio, non una qualunque, avrebbe dovuto comportarsi ben diversamente, e risolvere i suoi problemi familiari non attraverso una dichiarazione a Repubblica di quel greve e maleodorante tenore, ma nel suo privato. Invece ha preferito affidarsi proprio al quotidiano più impegnato nella lotta per la sconfitta del marito. Formigoni ne ha voluto seguire le orme, sperando in un successo analogo. È mortificante che una persona che godeva della stima di molti elettori, sia finita con il cadere così in basso. Pera è lucchese come me. Deve, non dico molto ma tutto a Berlusconi. La sua carriera politica sarebbe stata insignificante. Quando militava in formazioni di sinistra (insieme con la scrittrice, sempre lucchese, Francesca Duranti) raccoglieva appena una manciata di voti. Fu solo quando si unì a Berlusconi che gli arrise il successo. Berlusconi, poi, apprezzando anche il suo valore intellettuale (che c’è, eccome) lo scelse a guidare il Senato, carica che gli ha dato onori e potere, che altrimenti non avrebbe mai avuto. Come Formigoni, Scajola e Pisanu, anche Pera, dunque, complotta contro Berlusconi. Solo Alfano mantiene alta la bandiera della fedeltà a chi ha dato una svolta al politichese e ha messo all’ordine del giorno riforme vitali per la sopravvivenza del Paese. Riforme che ancora non si riesce a varare, proprio perché, oltre alla resistenza irresponsabile dell’opposizione, c’è quella interna, più insidiosa poiché figlia della fellonia, che cerca di mimetizzarsi dietro pretestuose giustificazioni. Tutti sanno, infatti, opposizione compresa, che se cade Berlusconi, il Paese attraverserà un periodo di incertezze e di confusione che non faranno che aggravare l’attuale situazione di crisi. Siamo immersi nell’oceano della ipocrisia. Berlusconi, insisto ancora una volta, vada avanti come un ariete. È importante il sostegno di Angelino Alfano. Se queste riforme saranno varate, un rinnovato consenso al Pdl non mancherà . Altri articoli“Avviso ai naviganti” di Francesco Damato. Qui. Da cui estraggo: “Vale anche a favore del Cavaliere il monito rivolto da Aldo Moro nell’aula di Montecitorio quando l’allora presidente della Dc disse: “Non ci faremo processare sulle piazze”. Come una certa sinistra rappresentata anche in Parlamento desiderava, o minacciava, con il pretesto delle tangenti Lookeed.” “Papa accusa Woodcock: “Mi scarcera se parlo del Cav” di Nico Di Giuseppe. Qui. Letto 1006 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||