PITTURA: I MAESTRI: Una curiosità su «Guernica »26 Gennaio 2017 di Attilio Rossi Nel 1937 Picasso ha 56 anni ed il cubismo, da ormai tren tanni, elabora una sua pittura pura e un’arcadia di pochi og getti, una chitarra, una coppa, una bottiglia, una carta da gio co, eccetera, sia pure con degli ammiccamenti verso l’arte negra e Ingres. Guernica è un tifone che scon volge questa arcadia con furia tutta spagnola e che, parados salmente, dimostra come il nuo vo linguaggio plastico creato dal cubismo sia capace di esprimere le più edonistiche sottigliezze del la pittura pura e la violenza dei contenuti dell’espressionismo più drammatico in una sola tela, im presa nuovissima nella storia del l’arte. Infatti solo questa nuova « sintassi cubista » ha potuto fondere armonicamente profili neoclassici scritti con eleganza corsiva con parti di modellato volumetrico, tutto a spigoli espressionistici. Si pensi, per esempio, alla testa del cavallo, resa ancor più aggressiva dal di segno decorativo del resto del corpo. Si è discusso e detto tanto su Guernica che oggi riesce diffici le vedere questo quadro con i propri occhi. Più difficile ancora leggere le contraddizioni stilisti che e le malizie del « mestiere » con cui dal genio picassiano so no evocati e messi in gioco sim boli sacri e profani, metafore eterne e l’istantanea brutale e drammatica della cronaca di un disastro, tutti elementi che co stituiscono il vero fascino di que sta mirabile composizione. Fa parte certamente di queste fascinose contraddizioni il fatto che Picasso, per dar forma al suo alto grido di collera (Picasso è nato a Malaga, ma suo padre è di ascendenza basca e questa è la chiave più autentica della rabbia picassiana, che prorompe sin dal primo schizzo del Guer nica, datato forse non a caso primo maggio 1937), si ispiri an che ad uno dei più smisurati pit tori francesi: Poussin. E’ infatti impossibile pensare al caso quan do ci si avvede che un partico lare del poussiniano Giudizio di Salomone ricompare in ben due momenti del Guernica: il profilo urlante, e quella drammatica im magine della madre con il bim bo morto dal volto riverso. Che questa interpretazione non sia arbitraria lo dimostra il partico lare di Poussin qui riprodotto (presente nell’articolo originale. Ndr.) e d’altra parte lo conferma il fat to che esistono pubblicazioni de dicate a confronti stilistici tra opere del passato e opere di Pi casso (l’artista poi si diverte spes so a rifare a modo suo quadri celebri di Velasquez, Manet, Poussin, eccetera). Questa scelta, però, ci pare particolarmente affascinante e singolare: una scena biblica, il Giudizio di Salomone, ispira la più rovente condanna del primo bombardamento a tappeto della storia (il 26 aprile 1937 alle ore 16.30, in un giorno di mercato, la legione Condor distrusse Guernica, la « città santa dei baschi »). Letto 1830 volte. Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||