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LETTERATURA: Pomeriggio dedicato a Carmelo Bene

3 Settembre 2007

di  Marco Vignolo Gargini

[L’ultima pubblicazione di Marco Vignolo Gargini: “Oscar Wilde – Il critico artista”, Prospettiva editrice, 2007]

Quest’anno, il 1 ° settembre, ricorreva il 70 ° anniversario della nascita di Carmelo Bene (o non-nascita, come egli stesso la definiva), e a Lucca, proprio il 1 ° settembre, presso la libreria Baroni, s’è tenuto un pomeriggio commemorativo tutto dedicato alla figura del grande artista, scomparso cinque anni fa.

L’Associazione Culturale “Cesare Viviani†ha organizzato la manifestazione, Marco Vignolo Gargini, vice-presidente dell’Associazione, ha introdotto l’appuntamento e l’ospite d’onore, invitato per l’occasione, il Maestro Gaetano Giani Luporini, musicista di fama internazionale, nonché collaboratore e amico di Carmelo Bene. La presenza del Maestro Giani Luporini è stata preziosissima per illuminare aspetti dell’opera di Bene e far conoscere episodi legati alla vita e alla personalità di questo genio del teatro e della cultura italiana. Sono stati anche ascoltati brani tratti dall’Adelchi (spettacolo inaugurato da Bene al Teatro Lirico di Milano nel 1984 e musicato da Giani Luporini), il Canto XXXIII ° dell’Inferno di un’impareggiabile Lectura Dantis, e tre poesie tratte dai Canti Orfici di Dino Campana.
 

Gaetano Giani Luporini, narrando del suo primo incontro con Bene nel lontano 1979, fino a descrivere gli ultimi travagliati anni di vita dell’artista pugliese, ha offerto un ritratto emozionante, a tratti commovente, di questo protagonista assoluto del Novecento artistico italiano e mondiale. È stata anche letta l’ultima lettera che Carmelo Bene ha indirizzato a Giani Luporini in vista di un progetto mai realizzato, in primis per vilissime cause burocratiche, in secundis per l’avvenuta scomparsa del grande attore. Ne è emerso un quadro in cui si sono affacciate l’immensa umanità di Carmelo Bene, la generosità fino al dispendio delle proprie forze fisiche, e la disillusione finale, assoluta e totale, che ha condotto Bene al ritiro eremitico, mistico tra Roma e Otranto, consolidando quella visione estetica legata all’idea dell’incomunicabilità, della sottrazione completa del soggetto dalla bagarre pseudo-edonistica della società di massa. Pur in un accenno a temi e problematiche molto complesse, tra cui il rapporto intenso e profondissimo con la musica, il pubblico presente in libreria ha potuto cogliere ed apprezzare, attraverso le vibranti parole di Giani Luporini, l’entità di questo evento artistico inarrivabile che ormai è patrimonio universale dell’umanità tutta.
 

Con questo pomeriggio di un sabato d’inizio settembre Carmelo Bene è stato ricordato, celebrato, suggerito perché di lui non si perdessero le tracce e l’eredità culturale. È una piccola goccia nel mare sconfortante dell’indifferenza italiota, ma meglio questa che il niente universalmente proposto.
 

L’Associazione Culturale “Cesare Viviani†di Lucca, Cristiano Alberti, gestore della libreria Baroni di Lucca, e soprattutto il Maestro Gaetano Giani Luporini hanno contribuito a non disperdere la memoria e l’esempio di Carmelo Bene, e a loro va tutto il nostro infinito ringraziamento.

[L’ultima pubblicazione di Marco Vignolo Gargini: “Oscar Wilde – Il critico artista”, Prospettiva editrice, 2007]  


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Bart