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Quando si perde la testa

19 Gennaio 2011

Siamo ritornati al medioevo.
Ieri a Ballarò la Rosi Bindi, riferendosi alle ragazze implicate nelle feste ad Arcore, disse che era stata offesa la loro dignità e pure lei si sentiva offesa come donna.
Ma si può essere più ipocriti di così?

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla differenza che c’è tra chi è stato allevato nella culla del comunismo e chi in quella del cattocomunismo, se ha ascoltato la presidente del Pd a Ballarò non può più averne. Non c’è nessuna differenza.

Qualche tempo fa il governatore del Lazio Marrazzo fu costretto dal Pd a dare le dimissioni perché trovato a frequentare un trans. Scrissi allora che se Marrazzo non aveva compiuto reati (e fino ad oggi non risulta che ne avesse compiuti) non era tenuto a dimettersi. Fra l’altro accusavo Bersani e il Pd di aver fatto battaglie civili per togliere i “diversi” dal ghetto in cui la società li aveva tenuti per tanti anni, eppoi alla prova del fuoco, solo perché tornava comodo a fini antiberlusconiani (erano già note le frequentazioni donnaiole del premier), si erano rimangiato tutto costringendo un frequentatore di diversi a lasciare una carica pubblica.
Fu chiaro l’uso strumentale di Marrazzo, anche se il Pd non lo ammetterà mai.

E ieri, infatti, la Bindi ha seguito lo stesso solco ipocrita. Le ragazze di Arcore hanno la loro dignità offesa dall’uso che ne fa il premier.
Già, il premier, perché la Bindi finge di non sapere che nel mondo dello spettacolo di ragazze come quelle che frequentano Arcore ce ne sono a iosa. È il loro lavoro, gentile Bindi. Una professione come un’altra. Perfino una persona che si è dichiarata prostituta ha una sua dignità e non avrebbe gradito sicuramente ascoltare le sue parole di ieri sera.

Anche quelle come Ruby dilagano in Italia e nel mondo. Perfino chi è costretto a forza a prostituirsi, non perde la sua dignità. Caso mai la perde chi la costringe. Ma se tutto è fatto nel rispetto dei desideri e della volontà della persona interessata, non c’è altra via che quella di rispettare la sua scelta. Non criticarla, non permettersi di dire che ha venduto la sua dignità. Nessuno ha il diritto di pronunciarsi in questo modo.

Ruby non ha venduto a nessuno la sua dignità. Anche se minorenne, la sua capacità di intendere e di volere è già riconosciuta dal codice penale quando negli articoli, a partire dal 519, stabilisce che i minori  che abbiano compiuto i 14 anni possono fare sesso.

Nel caso di Ruby sarebbe interessante sapere se la magistratura, che ne sta valutando il rapporto con Berlusconi, abbia anche preso in considerazione i rapporti della ragazza, precedenti e fino al compimento dei 18 anni, con altre persone, magari del mondo dello spettacolo.

Infatti, appare del tutto normale (o no?) che se si crede che una ragazza minorenne sia stata coinvolta in un giro di prostituzione, si debba scorrere la sua vita per colpire tutti coloro che si sono macchiati del reato. Non solo quindi Mora, Minetti, e Fede che sono apparsi nella storia della ragazza solo in occasione delle feste di Arcore.

Insomma, la Bindi, quando guarda la televisione che fa? Chiude gli occhi e prega?
Oppure alza l’indice e grida che hanno perso la loro dignità e l’hanno fatta perdere anche a lei?
Non si è accorta che i tempi di Bernabei alla Rai sono passati da un pezzo e che la donna non è più la stessa di quegli anni?
È Ruby che può insegnare alla Bindi come le ragazze vivono oggi, e non viceversa.

La testa l’ha persa anche il Fatto Quotidiano che oggi pubblica un’intervista ad uno psichiatra in cui quest’ultimo definisce Berlusconi malato.
Vorrei chiedere a questo psichiatra su quali basi diagnostica quello che dice. Ha forse visitato Berlusconi? Siamo davvero alla follia pura.

Infine. Una falsità è stata detta da Bocchino, sempre a Ballarò, ed è servita ad alcuni media di spacciarla per verità, nonostante il ministro Alfano l’abbia contestata immediatamente nella stessa trasmissione.
Ha sostenuto Bocchino che il governo a novembre ha cassato una proposta di aggravamento di pena per quanto riguarda il primo comma dell’art. 600 bis del c.p. che sanziona la prostituzione di minorenne, insinuando che Berlusconi lo abbia fatto in previsione dello scandalo Ruby. Il ministro Alfano ha fatto rilevare che Berlusconi è imputato non con riferimento al primo comma, bensì al secondo comma, dove al contrario è stato il precedente governo Berlusconi ad aggravare le pene. Bocchino, preso in fallo, non ha replicato.

P.S. Per le stesse ragioni che ho espresso sulle parole della Bindi mi permetto di dire ai poliziotti, i quali si sono lamentati poiché le ragazze di Arcore hanno indossato la divisa negli spettacoli di intrattenimento tenuti davanti a Berlusconi e ai suoi invitati, di ricordare quante volte ciò è successo negli spettacoli tenuti altrove, e anche in Tv. Se ne sono mai lamentati?

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“Ruby a Signorini: «Sono stata violentata a 9 anni dai miei zii »” Qui. Da cui estraggo:

“«Si, ne ho fatti abbastanza, non per quanto riguarda i furti ma le persone: quel problema di raccontare una vita parallela e inventarsi delle cavolate ». «A tutti dicevo di avere 18 anni, dicevo di non essere marocchina, dicevo sempre che ero egiziana », ha raccontato.”

“Poi la Began svela un particolare di un suo interrogatorio che non mancherà di scatenare polemiche: «Quando 2 anni fa ci fu il primo scandalo sulle feste, e dicevano che io ero l’ape regina e la chiave di tutto questo, sono andata dai pm ». Il magistrato «è stato gentile ma per quattro volte ho dovuto dire che non era così, ho pianto poi stavo per firmare » e mi sono accorta che «sul foglio c’era scritto ‘il presidente va con le ragazze”. Io non ho detto questo e non ho firmato. Certo – aggiunge – so che quello che sto dicendo è pesante ma è la verità. Ho dovuto spiegare ai pm che non era così quello che ho detto ». È andata così: «Ve lo giuro su mio padre che è morto. Sono stata lì a urlare, a piangere e a difendermi ». Alla fine «ho firmato quello che dicevo io. L’ho fatto riscrivere ».”

“”Non ho mai ricattato il premier”. Qui.

“Fini scorda i suoi peccati: Silvio serve moralità”. Qui.

“”Il bunga bunga sono io”. Qui. Da cui estraggo:

“”Il presidente non è mai andato con Ruby, non ha mai fatto sesso con lei. È assurdo, fatemi qualsiasi domanda – ha aggiunto – ma posso giurare che non è mai capitato così come non è capitato con Noemi. Lui in queste feste non ci sta nemmeno, sta 10 minuti a tavola, poi si alza fa telefonate e organizza il suo lavoro. Io lo amo, sono fortunata per essere qui a difenderlo. Nel mio piccolo se posso fare qualcosa per lui lo faccio”, conclude l’attrice.”

Intervista a Messori. Qui.


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15 Comments

  1. Commento by Cesare — 19 Gennaio 2011 @ 15:41

    “È Ruby che può insegnare alla Bindi come le ragazze vivono oggi, e non viceversa”. O Ruby o Rosy? Forse la realta’ e’ un po’ piu’ complessa, non credi? Quante Ruby conosci, Bart? Immagino avrai figlie, nuore, o nipoti, conoscerai le figlie e le nipoti di amici, conoscerai giovani donne. Sone come Ruby? Puoi dire che Ruby possa insegnarci come queste ragazze vivono? O non starai confondendo pure tu la televisione con la realta’? Oppure c’e’ solo la televisione con i suoi modelli?

  2. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 19 Gennaio 2011 @ 16:31

    Ruby, Cesare, è una delle tante vite in cui hanno deciso (temporaneamente o meno) di calarsi tante ragazze di oggi. Le cause ovviamente sono molteplici.
    Il mio assunto è che Ruby conosce meglio l’oggi della Bindi.

  3. Commento by Cesare — 19 Gennaio 2011 @ 16:39

    secondo me sbagli

  4. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 19 Gennaio 2011 @ 17:18

    Può essere.

  5. Commento by Ciro — 19 Gennaio 2011 @ 20:43

    Sì, sì! E’ tutta colpa della Bindi!

    …… contenti?

    :lol:

  6. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 19 Gennaio 2011 @ 22:29

    No no, la colpa è dell’ipocrisia che pervade non solo la povera Bindi.

  7. Commento by Cesare — 20 Gennaio 2011 @ 03:21

    non capisco perche’ tu dia dell’ipocrita a Rosy Bindi. Un ipocrita, correggimi se sbaglio, e’ qualcuno che afferma di avere valori morali di un certo tipo, ma che poi in concreto agisce in modo non conforme a quei valori. Non vedo che c’entri Rosy Bindi.

  8. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 20 Gennaio 2011 @ 10:26

    Rosi Bindi sa di mentire. Se non ci fosse stato di mezzo Berlusconi, avrebbe difeso la dignità di quelle donne.

    Ad esempio, se Berlusconi avesse detto: “Quelle ragazze sono delle bagasce”, la Bindi sarebbe insorta a difenderle.

  9. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 20 Gennaio 2011 @ 14:20

    Interessante questo articolo di oggi sul Giornale:
    ______________

    Quando Napolitano ministro dell’Interno esaltava le squillo da appartamento
    di Pier Francesco Borgia

    Roma II sexygate, confezionato dai giu ­dici e propagandato dalla stampa, è un elemento di disturbo. Non solo per lavila politica di questo paese. Ma an ­che per quella dei comuni cittadini che dalla politica chiedono risposte e modelli comportamentali adeguati. Lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si mos tra «consa ­pevole del turbamento dell’opinione pubblica dinanzi alla contestazione, da parte della Procura di Milano al pre ­sidente del Consiglio, di gravi ipotesi di reato ».
    Per l’inquilino del Quirinale si tratta, però, di un turbamento nuovo. Affatto distante dalle intuizioni che maturò quando aveva la responsabilità del Vi ­minale. Fece rumore, allora, un intero capitolo dell’annuale relazione sullo stato della criminalità organizzata. L’anno di riferimento era il ’96. La rela ­zione invece venne resa pubblica a fi ­ne estate dell’anno successivo. Napoli ­tano in quell’occasione non si limitò a dire quanti e quali erano i danni sociali provocati dallo sfruttamento della pro ­stituzione. Andò ol ­tre una mera anali ­si dello status quo. E avanzò delle pro ­poste. Siaben chia ­ro, erano solo idee. Meglio ancora, au ­spici molto generi ­ci. La sua relazione dedicava ben 59 pa ­gine all’argomen ­to, proponendo an ­che ai colleghi par ­lamentari un lun ­go e dotto prologo sulla storia del me ­retricio dalle origi ­ni ai giorni nostri. La gran parte del ca ­pitolo, però, era sul presente. Ed è lì che Napolitano è riuscito a spiazzare tutti. Il ministro dell’Interno giungeva infa tti alla conclusione che le «squillo » che lavorano in casa rappresentano la forma «più evoluta » nel settore grazie allaloro «forte autonomia alivello deci ­sionale e gestionale ». Se la sua collega di partito Livia Turco presentando un progetto di legge definiva nel 2000 la prostituzione legalizzata come un «ser ­vizio sociale », Napolitano nella suare- lazione del ’97 parlava di «riservatez ­za » e di «rispetto degli standard di con – vivenza civile » per quelle prostitute che scelgono di esercitare questa pro ­fessione (questo servizio) nel chiuso delle proprie abitazioni con il massi ­mo di discrezione. Certo, in questo mo ­do era (e resta) difficile censire le ope ­ratrici del settore in questione.
    Nel marzo del ’99, anche don An ­drea Gallo, il sacerdote di frontiera che a Genova ha fondato una comunità di recupero per prostitute, si pronunciò in favore di una regolamentazione del se ttore. «La prostituzione non piace ai moralisti – spiegava il prete – fa venire i pruriti a tanti cattolici, ma è antica quanto ilmondo e non si può cancella – re: allora per eliminare lo sfruttamen ­to creiamo un eros center, quella che in termini tecnici si chiama zonizzazione ». L’importante è che tutto avvenga con discrezione e nel rispetto della di ­gnità di tutti. Proprio come si augura ­va il futuro presidente della Repubbli ­ca.

    ______

  10. Commento by Ciro — 20 Gennaio 2011 @ 17:36

    Se anche “Il Giornale” è costretto chiedere aiuto ai comunisti, più o meno preti o più o meno Presidenti, allora la questione è davvero seria!

  11. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 20 Gennaio 2011 @ 19:25

    Non mi pare questo il senso dell’articolo del Giornale che ho riportato. Il senso è invece quello di mostrare che in quegli anni chi oggi si mostra turbato, non lo era affatto.

  12. Commento by Cesare — 20 Gennaio 2011 @ 22:26

    Si’, a quanto pare nel documento c’era una pagina dove Napolitano auspicava un “eros center” direttamente nella residenza del presidente del consiglio. Per cui non si capisce davvero l’incredibile retromarcia del presidente.

  13. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 20 Gennaio 2011 @ 23:42

    Anche questa storia, Cesare, finirà nel nulla, come le altre. Oggi la sinistra mette alla gogna le ragazze che hanno frequentato Arcore, perché c’è di mezzo Berlusconi. Altrimenti le avrebbero difese. Non ci piove.

  14. Commento by Cesare — 21 Gennaio 2011 @ 03:41

    Bart, dove vedi questa sinistra che “mette alla gogna le ragazze”? Bersani ha detto che sarebbe stato meglio se Ruby fosse andata a scuola, invece che alle cene di quei miliardari. Be’, io piccoloborghesemente condivido (cosa che con Bersani mi capita di rado) – e non mi sembra che ci sia chissa’ quale attacco della sinistra a queste ragazze. Ipocrisia? Ognuno della propria vita fa quel che gli pare, e se un(a) giovane mminorenne si vuole prostituire, mica la(o) puoi legare. Pero’, secondo me, meglio a scuola.

  15. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 21 Gennaio 2011 @ 09:39

    Ho già scritto altre volte che a me la vita privata di Berlusconi non piace. Perciò sai bene che preferirei che il mondo (ragazzi, ragazze, uomini, donne, eccettera) acquisissero un modo di vita più sobrio.
    Così non è e con il mondo bisogna farci i conti.
    Anche con le ragazze come Ruby, che sono molte. Bisognerebbe chiedere a Bersani, che ha detto quella frase, che cosa abbia mai fatto la sinistra (come la destra del resto) perché le ragazze come Ruby vadano a scuola. Te lo dico io. Non ha fatto niente.  E’ la prima volta che parla di questi problemi che coinvolgono le minorenni. E sai perché ne parla? Perché nella faccenda c’è di mezzo Berlusconi.
    Siamo di nuovo all’ipocrisia. Come ieri sera ad Annozero ipocrita era Concita De Gregorio. Ma ne ho scritto stamani.

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