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Quelle e-mail della Farnesina

8 Ottobre 2010

Ci ho pensato subito ieri sera quando ad Annozero Santoro, che aveva già cercato di far passare l’attentato a Belpietro come lo avesse organizzato lui stesso, si è presentato raccontando di due e-mail che dal nostro ministero degli Esteri erano partite nel maggio scorso dirette al console di Miami, Marco Rocca.  

Si parla di e-mail inviate da funzionari del Ministero. Santoro ha fatto passare la notizia come se nella questione vi fosse implicato il governo Berlusconi, e dunque Berlusconi stesso. Ma se lo spettatore avesse, come spero, ragionato un po’ sopra la notizia, avrebbe potuto dedurne il contrario. Si sa, infatti, che Fini ha molte presenze, non solo in Rai, ma anche nel governo e negli apparati burocratici.  

A chi tornava utile far promuovere a console onorario Francesco Corallo? Non certo a Berlusconi, visto che è difficile trovare agganci. E quale favore poteva avere mai fatto Berlusconi a Corallo, quando sappiamo che le sue slot machine in Italia devono tutto a uomini vicini al presidente della Camera? Abbondanti articoli confermano quanto scrivo, da ultimo il Fatto Quotidiano.  

Invece provate a pensare che due anni prima, nello stesso mese di maggio, si costituivano a Saint Lucia le due famose società off-shore che avrebbero dovuto fare da mascheratura alla svendita della casa di Montecarlo in favore del cognato di Fini, Giancarlo Tulliani.  

E allora che cosa succede? Che ci si rivolge, poiché An è in buoni rapporti, a Francesco Corallo affinché organizzi la faccenda. Cosa fa Corallo? Si rivolge ad uno degli esperti più raffinati, e suo amministratore, di società off-shore, James Walfenzao, il quale si mette al lavoro e combina la rete di scatole cinesi.  

Il compenso per questo lavoro? La nomina a console onorario.  

Difficile arrivare a questa conclusione? Nient’affatto, poiché è la sola che abbia una sua logica. Ed ad essa è arrivato anche il giornalista di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, qui. Da cui estraggo:  

“Gli inquirenti ipotizzano uno scenario diverso su cosa sia accaduto nell’affaire Montecarlo. Per entrare in possesso della casa di Montecarlo in modo discreto, qualcuno degli ambienti del presidente della Camera, non necessariamente “finianoâ€, si affida a Francesco Corallo, già molto vicino all’esponente del Pdl, ex Alleanza nazionale, Amedeo Laboccetta. Corallo si rivolge a un suo uomo di fiducia, James Walfenzao, il quale costituisce due società off-shore che acquistano e si vendono l’appartamento.  
Il premio per il lavoro svolto da Corallo è la sua nomina a console onorario di San  Marteen.† 

Se davvero fosse andata così, la situazione di Gianfranco Fini sprofonderebbe nella più assoluta indegnità.  

E Napolitano di fronte alla protervia di Fini che ancora una volta ha ribadito che non si dimetterà, ha niente da dire? O ancora non sente, non vede e non parla?

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“Da Fini solidarietà a Emma Marcegaglia. E Feltri: «Il dossier? Preparato oggi »”. Qui.

L’audio del caso Marcegaglia. Qui.

“Marcegaglia, Feltri: “Sul Giornale domani dossier, c’è un po’ di tutto” Telefonata Porro-Arpisella: ASCOLTA”. Qui.

Lettera a Dagospia di Carlo Vulpio. Qui (punto 2).


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Bart