TEATRO: Paolo Poli visto dalla sua amica Mariapia Frigerio20 Maggio 2019 di Bartolomeo Di Monaco Non vi è alcun dubbio. Non si può fare a meno del piccolo libro scritto da Mariapia Frigerio e dedicato al grande ed eclettico attore Paolo Poli, morto a Roma il 25 marzo 2016: “Paolo Poli. Il teatro della leggerezza”, uscito con Marietti nel 2018. La frequentazione dell’autrice ci consente di scoprirne aspetti inediti, almeno al grande pubblico e di esaltarne le qualità . Poli è stato un uomo generoso. Severo e pignolo con se stesso, cercava di rendere la vita facile e leggera agli altri, aiutandoli per quanto poteva. La stessa autrice ricorda episodi di questo genere che la riguardarono. Conosceva molti artisti e dalle loro opere traeva il suo elettrizzante teatro, carico di verve e di ironia. Quando si tenevano le prove, non ammetteva ritardi, ed era sempre il primo a presentarsi: “Questo era uno dei motivi per cui aveva fatto poco cinema: l’essere convocato sul set a un’ora per iniziare a lavorare diverse ore dopo era, per lui, inammissibile.”. La seconda parte del libro riporta i testi di sala dei suoi maggiori spettacoli, che sono brevi ma vere e proprie analisi critiche, ad esempio sul fascismo, sul conformismo, la femminilità , il genere giallo. Da sottolineare il testo dedicato a Sergio Tofano (in arte STO) in cui si legge questo ritratto: “Era un vecchio signore al quale mi augurerei di somigliare tra qualche anno: schivo, solitario, garbato ed amabile. Guardava gli altri con occhio distaccato, critico, ma curiosamente affettuoso.”. Letto 1055 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||