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Ue, sarà tutto vero?

30 Giugno 2012

Sembra che il vertice conclusosi ieri abbia rappresentato un successo per Mario Monti, e che grazie alla sua fermezza e alla sua capacità di costruire delle alleanze la Merkel si è trovata isolata di fronte alla corazzata Francia-Italia-Spagna.

Lo scudo anti-spread destinato a combattere la speculazione che si abbattesse sui Paesi virtuosi, ossia quelli che stanno risanandosi secondo i dettati dell’Europa, era l’obiettivo a cui teneva in modo particolare l’Italia, in questi mesi presa di mira, insieme con la Spagna, dai profittatori della crisi europea.

Non ho la sicurezza di Monti, che si sente il vincitore dell’incontro, che alcuni dicono ha posto fine alla supremazia tedesca sopraffatta dalla intesa tra i Paesi mediterranei.
In Germania le critiche alla Merkel si sono subito fatte sentire e ho il timore che prima o poi un qualche cavillo sia trovato per fare un passo indietro. Angela Merkel sa benissimo che il prossimo anno dovrà affrontare le elezioni in casa propria, e non vorrà di sicuro arrivarci con una sconfitta subita nel confronto europeo.
Aspettiamoci quindi qualche sorpresa.

Intanto sul merito degli accordi, qualcuno parla di bluff e di polpetta avvelenata. È il caso dell’ex ministro Renato Brunetta.
L’intesa raggiunta lascia dunque più di un dubbio circa la sua reale fattibilità.
Ma, come dice il proverbio, se son rose fioriranno e già nei prossimi giorni sapremo la verità sul reale significato dell’intesa dalla reazioni che avranno i mercati.
Gli interpreti veri di ciò che sta accadendo in Europa (intese e trattati compresi) sono infatti gli speculatori finanziari, e non c’è ma che tenga se essi decidono che l’intesa del 29 giugno non vale nulla.

Tuttavia, se le cronache hanno detto il vero, almeno per quanto mi riguarda il confronto ha dato un risultato che non mi aspettavo: la fermezza di Monti e la sua capacità di tenere testa alla Merkel, fino addirittura a piegarla.
Un Monti così merita il mio plauso ed anche il convincimento che l’intesa abbia in sé qualcosa di buono.
Berlusconi non avrebbe saputo fare meglio, avendo dimostrato Monti una capacità di relazionarsi con amici ed avversari politici internazionali con grande maestria.

Non so se questa fermezza durerà nel momento in cui scatteranno (mi auguro di no, ma sono in agguato sicuramente) distinguo e interpretazioni tese a vanificare le speranze, ma il fatto che Monti abbia mostrato di avere doti di coraggio prima, almeno da parte mia, impensabili, mi esorta a sperare.
Vedremo. Se sarà un bluff come sostiene Brunetta, allora la mia rabbia contro le bugie di Monti   non avrà limiti. Se invece i risultati dichiarati in conferenza daranno i loro frutti, comincerò a prendere in considerazione la possibilità che Monti (al quale non perdonerò mai l’uso di una tassazione scriteriata) sappia costruire in Europa alleanze importanti (quella con la Francia è stata determinante, a mio avviso) di cui l’Italia non era più capace da anni.


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Bart