VARIE: Malachia docet? ITCCS e l’inchiesta sul Papa25 Febbraio 2013 di Maria Antonietta Pinna (Pubblichiamo l’articolo della nostra collaboratrice, che documenta con link e con precisi riferimenti quanto vi è esposto. Ma davvero le cose stanno così? Ho espresso il mio punto di vista il 13 febbraio, qui. bdm) Arnold de Wyon nel 1595 pubblicava un curioso libro Lignum Vitae, in cui è presente la profezia di Malachia: Prophetia Sancti Malachiae. Secondo la leggenda Malachia venne chiamato a Roma presso il Pontefice Innocenzo II. In tale occasione ebbe una visione che riportò criticamente nel testo: Prophetia de Summis Pontificibus, ritrovato alla fine del Cinquecento. Alcuni sostengono si tratti di un falso attribuibile ad Alfonso Ceccarelli o a Nostradamus. John Hogue sostiene comunque la validità della profezia. Si tratta di “motti†che descrivono il futuro dei Papi ed il loro destino terreno. Secondo la profezia Benedetto XVI sarebbe il penultimo Pontefice: «Petrus Romanus. In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septicollis diruetur, et Judex tremendus iudicabit populum suum. Finis. » Già nel 2010 l’attivista ateo Richard Dawkins, quando il Papa si recò in Gran Bretagna, chiese alle autorità di arrestarlo, per chiarire i crimini sessuali perpetrati dalla Chiesa. Nel 2011 le vittime degli abusi sessuali da parte del clero chiesero alla Corte penale Internazionale di indagare sul Papa. Il Gruppo per i Diritti Costituzionali (CCR) e la Rete dei Superstiti abusati dai sacerdoti (SNAP), ha presentato una denuncia presso la Corte penale internazionale relativa al fatto che i funzionari del Vaticano avevano consentito crimini sessuali. La Corte penale internazionale non ha ritenuto di dover procedere. Nessuna motivazione. Resta attualmente aperta la richiesta del Rev. Kevin che chiede l’estradizione e l’arresto del Papa per genocidio: http://itccs.org/2013/02/14/pope-benedict-to-seek-immunity-and-protection-from-italian-president-giorgio-napolitano-on-february-23/ L’Ufficio centrale dell’ITCCS – International Tribunal into Crimes of Church and State di Bruxelles è stato costretto, dall’improvvisa abdicazione di Benedetto XVI, a rivelare i dettagli seguenti: 1. Venerdì 1 febbraio 2013, sulla base delle prove fornite dalla nostra affiliata Corte di Giustizia Common Law (itccs.org), il nostro ufficio ha concluso un accordo con i rappresentanti di una non specificata nazione europea e dei suoi giudici, a garanzia di un mandato di arresto contro Joseph Ratzinger, alias Papa Benedetto XVI, per crimini contro l’umanità ed associazione a delinquere. 2. Questo mandato d’arresto sarà consegnato all’ufficio della Santa Sede di Roma il giorno venerdì 15 febbraio 2013. La suddetta nazione ha concesso il permesso di trattenere Ratzinger, come criminale sospettato, all’interno del territorio sovrano della Città del Vaticano. 3. Lunedì 4 febbraio 2013, detta nazione ha consegnato una nota diplomatica nelle mani del Segretario di Stato Vaticano, Card. Tarcisio Bertone, informandolo dell’imminente mandato di arresto e invitando il suo ufficio a farlo rispettare. Nè il card. Bertone nè il suo ufficio hanno fornito alcun riscontro immediato a questa nota, tuttavia, solo sei giorni più tardi, papa Benedetto si è dimesso. 4. L’accordo tra il nostro Tribunale e i tribunali della nazione in parola comprende, come seconda disposizione, quella di emettere un lien commerciale sopra le proprietà e le ricchezze della Chiesa Cattolica Romana con effetto a partire dalla domenica di Pasqua, 31 marzo 2013. Questo lien sarà accompagnato a livello globale dalla pubblica Campagna Pasquale di Rivendicazione (“Easter Reclamation Campaignâ€, n.d.t.), in base alla quale le proprietà della Chiesa Cattolica saranno occupate e rivendicate dai cittadini come beni pubblici ed incamerate ai sensi del Diritto Internazionale e dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. 5. È decisione del nostro Tribunale e del governo della nazione in parola, quella di procedere all’arresto di Joseph Ratzinger e alla sua rimozione dall’incarico di Pontefice Romano, con l’accusa di crimini contro l’umanità e associazione a delinquere. 6. È altresi nostra nuova decisione quella di procedere come previsto anche all’incriminazione e all’arresto del pontefice successore di Joseph Ratzinger, secondo le stesse accuse, e di imporre il lien commerciale e la Campagna Pasquale di Rivendicazione contro la Chiesa cattolica romana. In chiusura, il nostro Tribunale riconosce che, a causa della complicità di Papa Benedetto XVI nelle attività criminali della Banca Vaticana IOR, quest’ultimo è stato persuaso alle dimissioni dai più alti funzionari del Vaticano. Secondo le nostre fonti, è stato il Segretario di Stato Tarcisio Bertone a costringere Joseph Ratzinger a rimettere immediatamente il suo incarico, in risposta diretta alla nota diplomatica relativa al mandato d’arresto a lui notificata il 4 febbraio 2013 da parte del governo della suddetta nazione. Questa settimana, il nostro ufficiò pubblicherà ulteriori bollettini di aggiornamento sugli eventi della Campagna Pasquale di Rivendicazione. ITCCS – Ufficio Centrale di Bruxelles Bollettino pubblicato il 13 febbraio 2013 Tratto da: ITCCS: Benedetto XVI chiede immunità e protezione al Presidente della Repubblica Italiana | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/02/16/itccs-benedetto-xvi-chiede-immunita-e-protezione-al-presidente-della-repubblica-italiana/#ixzz2LI2AOaYE Si vada anche qui. Letto 6955 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||