STORIA: Meriam Yehya Ibrahim30 Maggio 2014 di Costanza Caredio A preoccuparsi della sorte di Meriam madre di un bimbo di 20 mesi e incinta di otto, sulla quale pesa, sembra, a Karthum, la minaccia di cento frustate e la pena di morte per apostasia, dovrebbe essere per primo il marito cristiano e padre dei bambini.(Ida Magli). Di lui, però non abbiamo notizie.Sorge il dubbio che la “questione femminile” venga utilizzata ad hoc,sia dagli Islamisti, sia dai loro avversari, togliendola alle istituzioni femminili che esistono e dovrebbero esse, verificare i fatti, le circostanze e cercare una soluzione. La “Sharìa” fa parte ormai dello scontro Islam versus Christianity, ed è per noi un facile bersaglio: ma le nostre corti di giustizia non sono proprio impeccabili: nĂ© per efficienza, nĂ© per equilibrio: abbiamo condanne miti per omicidio e eccessive e politiche per questioni di denaro; abbiamo motivazioni poco chiare, come il “concorso esterno per mafia”, che se non precisato e circoscritto, rischia di criminalizzare intere regioni o anche la Nazione. Non si può poi prescindere dal quadro storico-politico: Gli Stati islamici sono sotto attacco dalla dissoluzione dell’Impero ottomano nell”800 e le guerre recenti, Irak, Libia,Afganistan, Siria, oltre al mai accettato Stato d’Israele, fanno sì che la percezione che gli Islamici hanno dell’Occidente sia speculare alla nostra: noi temiamo loro, la loro religione, i loro costumi; loro temono noi e le “nostre” armi. Vero è anche che l’Islam fa parte delle religioni abramitiche come il giudaismo farisaico e il protestantesimo calvinista e quindi un modus vivendi come nel Medio Evo è sempre possibile: combattere un Islam demonizzato può dare spazio gli altri due rami abramitici  che non sono meno intolleranti o meno iconoclasti. Letto 1438 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||