A pensar male, a volte ci si azzecca23 Settembre 2010 Lo diceva Andreotti, ma ora lo dico anch’io e faccio questa ipotesi (ripeto una pura ipotesi). Uscirebbe dall’ombra dopo esservi stato nascosto per qualche mese. Però, uno si domanderebbe: Dove l’ha preso il coraggio? Perché non si è fatto avanti prima? Perché prima non era lui il proprietario. Tutto qui. Lo è diventato quando qualcuno gli ha passato di mano i titoli al portatore che rappresentano la proprietà . Titoli per un valore meschino: appena mille dollari. Sicuramente poi, passato un po’ di tempo, quel qualcuno tornerebbe ad essere lui il vero padrone, avendo ricevuto indietro dall’amico i titoli di proprietà . Un amico a prova di bomba, naturalmente, altrimenti correrebbe il “rischio Gaucciâ€, ossia di perdere la casa di Montecarlo. È un’ipotesi assurda? E con ciò? Ci è stato spiegato che le società off-shore hanno questo di vantaggioso: la proprietà può trasferirsi con il semplice passaggio dei titoli e senza alcuna formalizzazione. Chi li possiede è il proprietario del bene rappresentato, e nessuno può contestarlo. Il documento pubblicato, quindi, potrebbe essere autentico e dire la verità , ma solo la verità esistente il giorno in cui fu compilato, il 16 settembre scorso. Una verità nel frattempo mutata. Perfino Fini ha pensato bene di smentire una voce che si era diffusa nella giornata di ieri: “Il presidente della Camera ha detto ai suoi collaboratori: “Quel documento è una porcata, un falsoâ€, frase poi smentita dal suo portavoce.†(qui) Se gli avvocati di Giancarlo Tulliani nutrono “forti perplessità sull’autenticità del documento†(qui), la verità potremmo conoscerla molto presto, quando qualcuno, diverso dal loro cliente, ci sventolerà davanti i mille dollari di titoli costituenti il diritto di proprietà dell’immobile di Montecarlo. Sarà allora la conferma inequivocabile, almeno per me, che la lettera del ministro di giustizia di Santa Lucia è autentica. Articoli correlati“Ecco come gli uomini del premier hanno manovrato la macchina del fango” di Giuseppe D’Avanzo. Qui. “Montecarlo, la casa stimata 1,3 milioni L’agente immobiliare: “Fini lo sapeva” di Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica. Qui. “Scudo, Berlusconi: “Nessuno può ricattarmi” di Adalberto Signore. Qui. Da cui estraggo: “Ma il silenzio più forte è quello del Quirinale che si trincera dietro un no comment nonostante il poderoso scontro istituzionale in corso e i buoni rapporti con l’inquilino di Montecitorio. Prima di una presa di posizione, è l’aria che si respira sul Colle, è necessario un approfondimento sulle carte di Montecarlo e Santo Domingo.” “Esplode la rabbia di Fini. “Complotto contro di noi” di Fabio Martini. Qui. Da cui estraggo: “Ma che si siano esaurite le scorte di reciproca sopportazione tra Berlusconi e Fini lo conferma anche una frase arrivata alle orecchie del premier e che il presidente della Camera avrebbe pronunciato sul volo di ritorno da Zagabria: «Anche se fosse la mia ultima legislatura, io devo liberare l’Italia da questo personaggio ».” “Un Fini furioso subisce due colpi in un giorno solo e medita vendetta”. Qui. Da cui estraggo: “La casa è di Tulliani. Nessuna smentita. Qui. Da cui estraggo: “«Quel dossier è una porcata », Fini rompe nuovamente” di Susanna Turco. Qui. “Le domande che a St Lucia non trovano risposta” di Chiara Avesani. Qui. Letto 2193 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||