Alla faccia! Veronica Lario chiede più di tre milioni e mezzo di euro al mese26 Novembre 2009 Sono convinto che l’amore (quello vero, non quello strombazzato dai rotocalchi) tra Veronica Lario e Berlusconi non ci sia mai stato. Una First Lady che attacca in quel modo, e a mezzo stampa, il marito, non può averlo amato. Il vero amore non si cancella mai del tutto. Resta almeno una scintilla che impedisce di scendere nei bassifondi dell’odio. Ma ora che si legge la cifra dell’assegno di mantenimento che la moglie chiede al marito (“quarantatré milioni di euro l’anno, poco più di tre milioni e mezzo al mese.”) si può dire che non è nemmeno odio, è qualcosa di più terreno e di più prosaico. L’odio si offenderebbe se fosse messo allo stesso livello del sentimento che ispira una tale assurda richiesta. Se il fine giustifica i mezzi (l’attacco al marito a mezzo stampa) è anche vero che il fine può illuminare l’inizio dell’avventura. Oggi nulla può escludere l’interpretazione che la giovane e bella attricetta, piena di sogni (e di ambizioni), quel giorno al teatro Manzoni si sia visto comparire davanti, non l’affascinante Valentino, noto seduttore di donne, ma una cassaforte tutta traboccante, ad ogni ripiano, di bei bigliettoni. Lei vedeva solo quelli, e pensò bene di non lasciarseli sfuggire. Tanto brigò e fece che Berlusconi fu folgorato dalla sua irresistibile seduzione, lasciò la moglie e convolò a nuove nozze con la donna del suo destino. La colmò di regali, soddisfece ogni suo capriccio (qui), la circondò di uno stuolo di camerieri e di guardie del corpo da fare invidia perfino alla moglie di Bill Gates. Oggi apprendiamo che per poter mantenere lo stile di vita che il marito le ha assicurato in tutti questi anni, la poverina ha bisogno di un assegno annuale di quarantatré milioni di euro, equivalenti a poco più di tre milioni e mezzo di euro al mese. Per dare un’idea: 3 milioni e mezzo di euro al mese equivalgono a quasi 7 miliardi di vecchie lire. Oggi Veronica Lario vuole capitalizzare quello sguardo di fuoco, alla Rita Hayworth di “Gilda”, che tanti anni fa incatenò il cuore di Silvio Berlusconi. Il quale, capìta l’antifona, gli risponde che la sua offerta è di “200 mila euro «trattabili » fino a 300 mila” (che nemmeno quelli sono pochi: equivalgono rispettivamente a circa 400 e 600 milioni mensili di vecchie lire. Da camparci alla grande un esercito di famiglie operaie). Immagino la stizza di Veronica, imbestialita al punto che, andata allo specchio per sistemarsi il trucco, sciupato dalle prime lacrime, si è vista nera e terribile come la Crudelia disneyana. Un tale affronto: 200 mila euro contro i 3,5 milioni richiesti! Avrà gridato: Quel maiale vuol ridurmi al lastrico. Vuol farmi fare la fine di una stracciona. Vuole ridurmi a chiedere l’elemosina. Forse avrà rotto perfino lo specchio delle sue brame. Detto questo e lasciando da parte quei tre angioletti di Barbara, Eleonora e Luigi, che sembra che non si curino dei danni che il padre potrebbe ricevere dalle azioni dell’insaziabile madre, veniamo al quadro generale che sta avanzando con i colori tetri di una tempesta sul capo di Berlusconi. 1 – De Benedetti, dopo aver rilasciato all’estero una intervista che è una bastonata al governo italiano, ora vuole essere pagato dalla Fininvest. All’udienza del tribunale di Milano che si terrà il primo dicembre, i suoi avvocati non vogliono storie: 750 milioni di euro sull’unghia. Tanta è l’avidità della Cir (sembra che ne abbia proprio bisogno per soddisfare le banche) che i suoi avvocati molto probabilmenti si porteranno dietro dei grossi valigioni convinti di incassare seduta stante la cascata di monete che pioverà dalle mani degli avvocati Fininvest. 2 – La moglie Veronica si è visto che cosa chiede. Questi due attacchi si concentrano a Milano. Ossia davanti ad una sede giudiziaria che tanta simpatia per il nostro premier non l’ha mai manifestata. La sentenza per il Lodo Mondadori ha avuto addirittura l’imprimatur del Csm, palesato con l’immediata promozione del giudice che l’ha emessa, Raimondo Mesiano, la cui carriera fino a raggiungere l’Olimpo della magistratura è ormai assicurata. Il segnale è palese: Andare avanti così. Che vale anche per i giudici che saranno chiamati a valutare di quanti soldi al mese ha bisogno per vivere Veronica Lario. Chi sa che non si convincano a concedere cotanto assegno mensile alla signora, preoccupati che con meno di 3,5 milioni di euro al mese non possa farcela a sbarcare il lunario. Ma a Palermo stanno facendo le cose assai più in grande. Qui si prepara un siluro di inaudita potenza. E allora da Palermo sta per partire l’ordine che Milano si aspetta: il sequestro dell’intero patrimonio del capo della cupola. Vi ricordate quando D’Alema disse che avrebbe desiderato vedere Berlusconi elemosinare davanti ad una chiesa? Beh, ci siamo. Questo è il disegno. Tutto combina. Spataro, Ingroia, Veronica, sono i tre moschettieri che cercano di passare a fil di spada Berlusconi. Ci riusciranno i nostri eroi? 26 novembre 2009. Ho ascoltato poco fa, alle ore 14, su Rai2 Bruno Vespa ospite del programma Il fatto del giorno. Ha detto, parlando anche del contenuto del suo ultimo libro “Donne di cuori”, che Veronica Lario e Silvio Berlusconi sono separati da sette anni. Veronica Lario ha un compagno, di cui ha fatto il nome, che mi sfugge. L’accordo tra i due era che conducessero una vita indipendente ma discreta. Ciò che ha disturbato Veronica è che questo patto non è stato rispettato dal marito.La mia domanda è: Aveva o no il diritto Silvio Berlusconi di frequentare altre donne? Presumo di sì. E dunque che colpa ha lui se i media gli sono stati alle calcagna per spiarlo e sorprenderlo? Nessuna, dico io. La pubblicità sui giornali su queste faccende private, Berlusconi non se l’è andate a cercare. Sono gli altri che si sono intrufolati, per acquisire notorietà e soldi. “Vogliono dimostrare che Berlusconi è mafioso” di Gian Marco Chiocci. Qui. “Il premier e Veronica faccia a faccia davanti al giudice”. Qui. “Veronica chiede a Silvio 4.816 euro all’ora”. Qui. “Incontro Berlusconi-Veronica. Venti minuti davanti al giudice”. qui. Letto 2575 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by Carlo Capone — 26 Novembre 2009 @ 13:45
Bart, tu scrivi: Ma a Palermo stanno facendo le cose assai più in grande. Qui si prepara un siluro di inaudita potenza.
Manca poco e Spatuzza arriverà a confessare quello che tutta Palermo ormai si aspetta: lui, sì proprio lui, l’insospettabile Silvio, quello che ha il sorriso più bello del mondo, altro non è che il capo della cupola, non solo di quella italiana, perché sarebbe ben poca cosa, ma anche di quella targata Usa. Â
Il  tenore  delle  prossime rivelazioni di Spatuzza – ovemai si concretizzassero ,  io  per il bene del Paese mi auguro  siano fandonie-     è frutto di tue supposizioni o trova riscontro in dichiarazioni ufficiali di lui o di un suo avvocato difensore o di qualche giudice riportate da  articoli di più giornali?   te lo chiedo, Bart,  perchè non  sapevo  che quest’uomo fosse  sul punto di  produrre rivelazioni  così  scottanti. E va dunque  da sè che simili eventuali notizie  non  possono essere prese a cuor leggero   da chi le   riporta sia per mestiere sia  a titolo personale.
Potresti, per piacere, fornirmi i link o solo i nomi degli organi di stampa che suffraghino quanto da te scritto?
Carlo Capone
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 26 Novembre 2009 @ 14:49
Qui
Poco fa nella trasmissione Il fatto del giorno che inizia alle ore 14 , della faccenda ha parlato direttamente Vittorio Feltri.
Ne feci cenno tra gli articoli correlati, qui.