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Alle prossime politiche solo volti nuovi

28 Maggio 2012

Tempo fa davo i link della Camera e del Senato dove il lettore poteva e può trovare l’elenco dei deputati e dei senatori di questa legislatura, e lo invitavo a scegliere alle prossime elezioni politiche solo nomi nuovi (soprattutto se giovani) e di coloro che nel corso del loro mandato si sono rivelati di specchiata onestà e laboriosità.

Ho ripensato a quella proposta anche ieri quando mi sono trovato a leggere l’articolo di Franco Bechis in cui, relativamente al caso Lusi, l’ex tesoriere della Margherita – partito estinto circa cinque anni fa – sono smascherate tutte le bugie di coloro che hanno negato di aver preso soldi dal faccendiere.
Che squallore!
Come è possibile che a costoro siano affidati ancora posti di responsabilità?

Se si   fa l’elenco dei parlamentari   tanto di destra quanto di sinistra coinvolti negli scandali ci si accorge che nella maggior parte dei casi si tratta di personaggi di primo piano, ossia di politici a cui sono   state consegnate le leve di comando del nostro Paese.

Avendo vissuto il tempo di Mani Pulite, non ho alcuna incertezza nell’affermare che siamo caduti ancora più in basso, e la nostra classe dirigente fa letteralmente inorridire.
È un film dell’horror quello a cui stiamo assistendo.

Un altro articolo mi ha colpito, quello di Vittorio Feltri, che si domanda perché la proposta del semi-presidenzialismo a doppio turno, così cara alla sinistra, ed oggi accettata dal Pdl, venga respinta dal Pd. Feltri si da la risposta: perché Bersani teme che i cittadini possano eleggere capo dello Stato proprio l’odiato Berlusconi.
È ancora l’antiberlusconismo, e con esso l’odio viscerale, ad ottenebrare la mente.

Ora che ci sarebbe tempo, prima della scadenza della legislatura, di varare la riforma costituzionale che darebbe più efficienza al nostro Stato asfittico (poiché la maggioranza dei voti risultante da un’intesa Pdl-Pd consentirebbe di ottenere la maggioranza dei 2/3 necessaria per l’approvazione della modifica costituzionale) il Pd, che l’ha sempre auspicata, con Massimo D’Alema in testa, ora storce il naso, sovrapponendo gli interessi di parte a quelli della Nazione.
Si può andare avanti così?

Anche Feltri sospetta che il Pd da una parte finga di odiare il porcellum, ma dall’altra lo accarezzi per mantenerlo in vita all’appuntamento elettorale del 2013, essendo sicuro di vincere, quindi di governare; non solo, ma di poter eleggere un capo dello Stato che stia ancora una volta dalla sua parte.

Dunque, tutti a casa! Non ci possiamo tenere una schifezza simile. A nostre spese, per di più.
Costoro hanno trasformato la democrazia   in uno straccio maleodorante.


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Bart