Bersani tra Vendola, Casini e Monti26 Dicembre 2012 Presto ne vedremo delle belle. Non che sia una novità per gli italiani ritrovarsi traditi dopo aver votato per persone e obiettivi diversi, ma stavolta la porcata (chiamiamola così poiché altra definizione non parrebbe adeguata) sarebbe quantomeno sconcertante. Sono appena finite le primarie del Pd, grazie alle quali Pierluigi Bersani è stato scelto dai cittadini partecipanti quale candidato premier del centrosinistra alle prossime elezioni, usufruendo anche dei voti degli uomini di Nichi Vendola, ed ecco che già si vocifera di un approccio (non è la prima volta, peraltro) di Bersani nei confronti di Pierferdinando Casini. Stando a queste voci, dunque, Bersani, eletto anche grazie all’appoggio e ai voti dei vendoliani, si appresterebbe a tradirli, separandosene. Infatti non si sa come possa pensare di tenere insieme due partiti, il Sel e l’Udc, che si dichiarano guerra all’ultimo sangue, pressoché tutti i giorni. L’uno si dichiara alternativo all’altro da sempre, e Bersani al momento di presentarsi alle primarie queste idiosincrasie le conosceva anche troppo bene, al punto che la sua scelta era parsa a tutti definitiva allorché ha deciso di unirsi al Sel. Come possa oggi liberarsi di Vendola, sarà tutto da vedere. Che cosa mai s’inventerà ? Certamente D’Alema benedirà la separazione dal Sel in favore di un’alleanza da lui sempre invocata, ma gli elettori di Bersani? E soprattutto gli uomini di Vendola che sono stati incoraggiati a votare Bersani al ballottaggio? Qualcuno potrebbe osservare: Bersani punterà ad una alleanza con Monti, più che con Casini, così da salvare la faccia, adducendo che la discesa in campo di Monti è una novità piombata sulla scena politica dopo le primarie, e dunque tale da non potersi a quel tempo prendere in considerazione. A mio avviso, al candidato del centrosinistra converrà mantenere fede agli impegni e alle alleanze promesse alle primarie, per una ragione di serietà e di rispetto nei confronti di chi lo ha designato ad una carica importante quale è la presidenza del consiglio. La vittoria ce l’ha in tasca, è scritta. Peggio gli accadrebbe se bevesse il calice offertogli da Monti. Il quale, in realtà , non ha offerto ufficialmente un bel nulla, ma ha parlato a nuora perché suocera intendesse. Ossia, il suo attacco al Pdl altro non era che una serenata al Pd. Letto 1188 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||