CINEMA: I MAESTRI: La divina Eleonora sul video6 Gennaio 2012 di Piero Nardi Nel luglio del ’34, la bellissi ma artista cinematografica Ma ria Korda chiedeva d’essere ri cevuta da D’Annunzio al Vittoriale, per esporgli il proget to di un film sulla Duse. Ella, che poteva vantare una straor dinaria somiglianza fisica con l’attrice, sarebbe stata la pro tagonista. D’Annunzio rispon deva, tra l’altro: «Non so da chi, non so come, or è poche settimane, la figlia di Eleono ra Duse, Enrichetta Angelica Bullough, ebbe notizia del vo stro disegno ‘di profanazione e di sacrilegio’. Si partì da Cam bridge per venire al Vittoriale e per chiedermi di proteggere la grande memoria… Non com prendo in quali modi Voi pos siate rappresentare per imagini uno spirito imperscruta bile, inconoscibile come quello di Eleonora… Giova che noi ne parliamo, già avversari senza scampo? ». Finiva tuttavia col ricevere la postulante, e aveva con lei un colloquio, del quale è facile indovinare la carica tempesto sa da questi passi della lette ra che ne seguì: « Il basso me stiere (questa parola fu da Voi proferita più volte, con basse ciglia) e l’usuraia cupidigia vi hanno condotto a me… Vi ho accolta con una cortesia che perfin maravigliava la vostra villania nascosta. Guardandomi avevate negli occhi mal chiari il vostro cinematografico turbi ne dell’oro, la vostra goffa imi tazione del mito di Danae… Scrivo con inchiostro indelebile, questo: il vostro disegno di film (parola barbarica commer ciale che Vi tien luogo di ani ma) è una diffamazione di Eleonora Duse e di Gabriele d’Annunzio.La Vostrainfamia non uguaglia, se nonla Vostrastupidità… Io mi opporrò, da oggi, con tutti i mezzi, con tut te le armi al Vostro tentati vo… Partite senza indugio. Vi proibisco di rispondermi. Il co mandante Vi comanda di par tire e liberare della Vostra infezione l’aria tenue del Garda ». Fallito quel tentativo, altro ne spuntava quattro anni do po, di un film per il quale, a impersonarela Duse, veniva officiata addirittura Greta Gar bo, ch’ebbe però il buon sen so, e il buon gusto, di dichia rarsi convinta di non poter essere all’altezza. Poi, nel ’40 era la volta di Isa Miranda. In terpellata, ella obiettava: « Imi tare la inimitabile, cioèla Du se in quanto artista? ». Se ne concludeva che il film avreb be potuto riguardarela Dusenella sua vita di donna, non d’attrice. Ma che interesse po teva avere, nei confronti di una Duse, soltanto la sua vita di donna? Intorno al progetto di lagò la polemica sui giornali i più combattendolo, mentre sulla illegalità del film in ge nere, si pronunciava l’avvoca to di Enrichetta. Avversa a ogni iniziativa destinata, inevi tabilmente secondo lei, ad ab bassare il livello del ricordo della madre e a violarne la riservatezza, Enrichetta arrivava fino a far interessare l’allora ministero della cultura popola re, ottenendo che il film non si facesse. Due anni dopo, però, ecco al l’orizzonte un nuovo progetto, di un film da intitolare La grande tragica, tratto da un libro di Nino Bolla sulla Du se: ed ecco nuovo intervento dell’avvocato di Enrichetta, con il risultato di un nuovo in sabbiamento. Viene il ’46: questa volta è Edoardo Schneider, che ha ri cevuto l’incarico da Hollywood di redigere lo scenario di un film sulla Duse. E’ stato mol to amico dell’attrice, ha scrit to un lavoro teatrale per lei e un libro su di lei il quale gli ha fruttato una commo vente lettera da parte di En richetta. Ma a sentir parlare di film, Enrichetta s’inalbera e nega il consenso. Non passa un anno, e si dif fonde la notizia che a Roma stanno girando un film con Elisa Cegani nella parte della Duse, il quale chiama in cau sa anche D’Annunzio e Arrigo Boito. L’avvocato di Enrichet ta invoca, e ottiene, questa volta, anche gli interventi del commissario del Vittoriale (è appunto di questo momento la pubblicazione nell’Europeo, per iniziativa di Eucardio Momi gliano, della più violenta delle due lettere di D’Annunzio alla Korda) e degli eredi di Luigi Albertini, al quale Boito aveva lasciato, morendo, il proprio carteggio con la Duse. Poiché la legge non permette utiliz zazioni pubblicitarie se non col consenso di chi rappresenta jure hereditatis la persona o le persone in causa, altro insab biamento. Tutto questo che ho raccon tato, è documentabile sulle car te del lascito dusiano venuto in dono alla Fondazione Gior gio Cini, del quale si è tanto parlato in questi ultimi tem pi, dopo l’informazione datane da Vittore Branca su queste colonne. E l’ho raccontato in vista delle due trasmissioni te levisive sulla Duse alle quali assisteremo tra poco. Non mi risulta che ad esse siano venuti divieti da chi po tesse farli jure hereditatis. Mor ta Enrichetta, morto anche il figlio di lei, non resta, dei di scendenti dell’attrice, che una domenicana la quale vive lon tano dal mondo e dalle sue vie. Da parte del Vittoriale (l’azio ne televisiva, a quel che si dice, s’accentrerà sul binomio Duse-D’Annunzio), non so se un’op posizione sarebbe proprio a suo luogo, entrato ormai D’Annun zio, comela Duse del resto, nel mito della storia. Il problema, oggi, è se mai quello del decoro, del grado di eccellenza che l’evocazione riu scirà ad acquistare sul video. Olga Signorelli, autrice di una ben nota biografia della Duse;ha raccontato di una visita fat tale, nell’ottobre del ’37, dal re gista Rouben Mamoulian, per avere da lei qualche notizia sul l’attrice. Egli la ascoltava at tentissimo, s’interessava oltre modo a fotografie e lettere del la Duse ch’ella gli mostrava e commentava. E alla fine, visibilmente commosso, si congeda va dichiarando d’essere venuto con l’idea di raccogliere dati per proporre a Greta Garbo un film sulla Duse, ma che dopo quan to aveva udito e visto, rinuncia va al progetto: « Gli sembrava che nessun’altra donna, forse neppurela Garbo, avrebbe po tuto impersonare quell’alta spi ritualità ». Questo il punto. E ne siamo resi pensosi nell’atte sa di vedere alla prova Lilla Brignone, la quale si prepara al cimento d’impersonare sul vi deola Duse. Non facile anche il compito di Giancarlo Sbragia nella parte di D’Annunzio. La massima difficoltà sembra però dover essere perla Brignone, s’ella si presenterà anche in ruo lo d’attrice, impegnata, voglio dire, a imitare quella inimitabi le donna di teatro che fu Eleo nora Duse. Letto 1579 volte. Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. 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