Con la casta ricominciamo da capo5 Aprile 2012 È notizia di ieri che la Commissione Giovannini incaricata di calcolare quanto guadagna la cosiddetta casta per poter adeguare i suoi emolumenti a quelli europei ha gettato la spugna. Il motivo: è impossibile arrivare a stabilire, per un intrico di norme sia nostre sia europee, quanto essa guadagna e quale sia il livello medio europeo. Si tratta di un epilogo inaspettato ed incredibile che assume subito il valore di simbolo di quanto potere distorto e inverecondo è stato assorbito ed esercitato dai partiti e dal complesso apparato della politica e delle Istituzioni. Il cittadino rischia di farsi prendere da un’ira a confronto della quale quella funesta di Achille fa sorridere. Tabula rasa dunque, e ricominciamo da capo. Il mandato parlamentare non può essere esercitato per più di due legislature, e al termine il parlamentare tornerà a svolgere il precedente lavoro e continuerà a versare i contributi in relazione ad esso. Sul totale dei contributi sarà calcolata la sua pensione.  Stop. Niente altro di più e di diverso da quanto  si fa per i cittadini. Così pure per i pletorici apparati istituzionali si dovrà procedere ad una sburocratizzazione e ad un dimagrimento che riduca i costi portandoli al livello di quelli, per esempio, della più sobria, ma efficientissima Gran Bretagna. In quanto tempo? Il più celermente possibile, e al massimo entro il termine della prossima legislatura, ossia il 2018. P. S. La trasmissione Porta a Porta di ieri sera, dedicata al segretario del Pdl Angelino Alfano, è stata molto interessante. – I sondaggi hanno confermato che solo l’1% dei cittadini ha molta fiducia nei partiti e il 5% ha abbastanza fiducia. Per il restante il giudizio è negativo. – L’Imu rappresenterà una vera e propria stangata sulla prima casa (un minimo di oltre 500 euro), e all’incirca triplicherà sulla seconda casa (un minimo di circa 1.500 euro). Per chi per varie ragioni possiede più di due case, è prevedibile che tutto o buona parte dello stipendio di dicembre (compresa la 13ma) venga destinato al pagamento dell’Imu. D’ora in poi non potranno quindi festeggiare né il Natale né il Capodanno, e dicembre si rivelerà il mese maledetto. Si potrà festeggiare solo chiedendo ospitalità alle mense pubbliche. – Alfano si è limitato a promettere che il Pdl si batterà perché l’Imu sia trasformata in tassa “una tantum†e decada nel 2013 e ne sia rateizzato il pagamento (non precisando però per quali fasce di reddito). – I sondaggi hanno messo in evidenza che la maggioranza dei cittadini (oltre il 60%) vuole conoscere prima delle elezioni sia il leader che la coalizione che andrà al governo. – Se ci fossero le elezioni oggi, il centrosinistra vincerebbe con largo margine. Letto 1150 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||