Con una magistratura così facciamo inorridire il mondo4 Ottobre 2011 Non ho seguito sin dall’inizio la vicenda tragica dell’omicidio di Meredith Kercher accaduto nel 2007. Ci fu la condanna a 16 anni di Rudy Guede, già passata in giudicato  e a seguire quelle di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, rispettivamente a 26 e 25 anni, accusati di concorso nel delitto. Negli USA la sentenza era molto attesa giacché in quel Paese la vicenda processuale era stata seguita attentamente e gli esperti avevano tratto la conclusione che la loro concittadina era innocente. E qui sta il punto dolente. Ci si domanda perché queste prove siano state ritenute valide e determinanti nel primo grado. Noi che viviamo in questo disgraziato Paese, di quanto accaduto non ci meravigliamo più di tanto. Sono ormai numerose le sentenze di condanna che vedono, dopo molti anni, assolti, e spesso con formula piena, cittadini la cui vita è stata distrutta dal carcere e dalla denigrazione. Nei loro confronti, anche se restituiti alla libertà da una sentenza di assoluzione, non si scioglierà mai il dubbio presso gli altri della loro colpevolezza, e con questa dannazione dovranno fare i conti finché vivranno. Ma spero che la vicenda abbia aperto gli occhi ai molti che all’estero sorridevano e sghignazzavano allorché Berlusconi dichiarava la sua totale sfiducia in certa magistratura politicizzata. Il ribaltamento della sentenza di primo grado avvenuta ieri per mano della Corte di Appello praticamente riconosce la superficialità del primo giudizio, e, trattandosi di un caso seguito in tanta parte del mondo, la cosa non fa certo onore al nostro Paese. Scrivevo ieri che non è Berlusconi a disonorare l’Italia, ma certa magistratura impreparata, superficiale, politicizzata, arrogante e irresponsabile. In Italia si può essere rinchiusi in carcere non solo per quattro anni, ma anche per molto più tempo: sedici, diciotto, venti, pur essendo innocenti, e chi sa se non di più, se non arriveremo ad una seria e profonda riforma della giustizia. Ammettiamo, dunque, tutti e non solo i berlusconiani, che se è vero che contro Berlusconi la magistratura dimostra un particolare accanimento, è anche vero che questo accanimento finora si è basato sul nulla. Proprio come la sentenza di primo grado che aveva condannato ingiustamente Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Una parola, infine, per la famiglia della vittima. Si può capirla se ha provato dispiacere per l’assoluzione dei due imputati, intervenuta addirittura con formula piena. L’omicida della loro figlia è stato riconosciuto nella persona di Rudy Guede, che sta scontando in carcere la pena.  Giustizia vuole che se non ci sono a carico di un imputato prove incontrovertibili che ne determinino la colpa, questi deve essere assolto. Così è stato per Amanda e Raffaele, e l’indignazione di parte della folla che era radunata fuori del palazzo in attesa della sentenza, non è giustificata. Inoltre, la sentenza sollecita anche un’altra riflessione, attualissima in un periodo in cui gli arresti preventivi sono ordinati con troppa facilità e disinvoltura: se non ci sono prove sicure di colpevolezza, si possono tenere delle persone in carcere? Credo che solo una mente malata potrebbe rispondere di sì. Abbiamo, dunque, più di un motivo per riflettere. Altri articoli“AMANDA E RAFFAELE ASSOLTI. Ora da condannare sono i pm” di Nico Di Giuseppe. Qui. “Mondadori, esposto di Fininvest La Cir replica: atto intimidatorio” di Nico Di Giuseppe. Qui. “GUERRA DI SEGRATE. Sentenza taroccata?” di Luca Fazzo. Qui. Letto 1102 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||