Dopo Eluana quale legge12 Febbraio 2009 Sono d’accordo con chi, dall’estero, giudica che in Italia l’atavica lentezza dello Stato mina profondamente la democrazia.  Non solo la magistratura è lenta, ma lento è il parlamento, lenti sono tutti gli apparati pubblici, lenti sono i servizi che devono essere resi ai cittadini. Eluana è morta ed ora si parla di fare una legge che intervenga per il futuro a regolare situazioni simili.  La politica si è presa qualche mese di tempo. Dobbiamo crederci? E quale legge partorirà un parlamento che da tempo immemorabile non brilla per sapienza legislativa? Staremo a vedere. Secondo me, il parlamento dovrà tenere conto che in Italia ci sono coscienze e fedi diverse, e quindi dovrà promulgare una legge che rispetti, in un tema delicato come la propria morte, la scelta del singolo, ove si trovi in una situazione simile a quella della povera Eluana. Che significa? Significa che si dovrà consentire, a chi lo desideri, di redigere un testamento biologico in cui sia chiaramente scritto quale comportamento la medicina debba tenere nei suoi confronti. Le modalità per redigere un tale testamento dovranno essere le più semplici, onde consentire a tutti di accedervi facilmente e senza oneri.  A chi non ha redatto il testamento biologico, la legge dovrà garantire, senza oneri per il malato e i suoi familiari,  tutta l’assistenza e tutti gli interventi necessari fino a che non sopraggiunga la morte. Articoli correlati“In stato vegetativo, ma può parlare. Miracolo scientifico a Londra”. Qui. Letto 1340 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||