Feltri scopre le carte di Fini7 Settembre 2009 Ogni 5 settembre Lucca festeggia la giornata della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta quel lontano giorno del 1944. Quest’anno avevo un grande motivo di soddisfazione. Sono riuscito infatti a far apporre una lapide alla memoria del mio parroco don Silvio Giurlani, che fu uno dei membri più attivi e importanti della Resistenza Lucchese. Trovate (altre ne seguiranno) le prime immagini della superba manifestazione qui. Perché racconto queste cose? Perché in occasione del pranzo di fine cerimonia (al quale sono stati invitati dal Comune di Lucca i familiari di don Silvio Giurlani, nativo di Collodi), abbiamo parlato un po’ di tutto, anche di politica. A questo riguardo, ad un certo punto, ho detto ai miei interlocutori che il comportamento di Fini, tenuto in questi ultimi mesi, faceva pensare ad un suo disegno politico mirante a farsi benvolere dalla sinistra in vista del coronamento di un’ambizione: sedere sulla scranna del Quirinale, una volta scaduto il mandato dell’attuale Presidente della Repubblica. Articoli correlati“Storia di Gianfranco, il monarca assoluto che critica Re Silvio” di Giancarlo Perna. Qui. I problemi in casa Pdl. Qui. Letto 2109 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by giuliomozzi — 14 Settembre 2009 @ 09:25
Ma. A me sembra più sensato immaginare che Feltri attacchi durissimamente Fini perché pensa che ciò faccia comodo al fratello del suo datore di lavoro. La stampa non è forse – come tu scrivi, Bartolomeo – “prezzolata”?
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 14 Settembre 2009 @ 13:15
Che Feltri (e Belpietro per quanto riguarda Libero) siano stati messi lì in questi giorni per contrastare gli attacchi a Berlusconi, non ci piove. Sono tra le migliori penne del giornalismo nostrano, molto pungenti e anche molto seguiti.
Però, a prescindere, l’atteggiamento di Fini non mi piace. Non è stupido, ed è anche ambizioso. Ha visto che di lui non si parla molto, e che nel pdl vanno facendosi strada altri personaggi del suo vecchio partito, e allora vuole recuperare.
Ma il modo in cui lo sta facendo, almeno fin ora, ingraziandosi ossia il pd, fa pensare ad un’operazione più ambiziosa, quella della presidenza della Repubblica. Non è uomo che si periti di puntare così in alto.
Fini è uno di quegli uomini politici bravi a parlare e ad incantare, ma – cresciuti nelle sedi di partito – incapaci di agire. Sono i politici che ho imparato a disistimare.
Commento by giuliomozzi — 15 Settembre 2009 @ 08:46
Si potrebbe anche fare l’ipotesi, Bartolomeo, che Fini dica quel che dice perché lo pensa.
Dubito che si possa considerare “una delle migliori penne del giornalismo nostrano” un giornalista che, ad esempio, dopo aver attaccata una persona per due anni, accetta – per evitare di pagare i danni – di pubblicare due intere pagine del quotidiano con l’elenco di tutte le informazioni scientemente false usate per attaccare quella persona…
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 15 Settembre 2009 @ 14:36
L’ipotesi si potrebbe fare, ma non la penso credibile.
Intanto, vedo qui che Fini ha querelato Feltri, e nessuno mi pare ha protestato contro questa querela (contrariamente a quanto è stato fatto con Berlusconi) denunciandola come attacco alla libertà di stampa. Doppiopesismo, appunto.
Riguardo a Feltri giornalista, mi riferisco alle qualità della sua scrittura: chiara, pungente, sarcastica, attraente. Del resto anche Eugenio Scalfari ha capacità simili, anche se penso che Feltri sia più efficace.
Ciò a prescindere dai contenuti, sovente, come dico altrove, prezzolati.