STORIA: I nasi mozzati e la battaglia di Isso11 Febbraio 2012 di Costanza Caredio La statuaria greca classica, ripresa poi da quella romana, ci mostra una umanità deificata:  il corpo dell’uomo, ma anche quello della donna, hanno forme perfette, proporzionate, non logorate dal lavoro o dalle malattie; belli, vigorosi e austeri, anche quando non sono più giovani. La statuaria romana assume i modelli greci, non per mancanza di creatività propria , ma perchè la funzione è la stessa: sono manifesti identitari contro le minacce dei re asiatici. I bronzi di Riace non si collocano in un astratto percorso figurativo, ma in una strategia di lotta contro il nemico punico, asiatico, persiano, nomade che si materializza dal deserto in migliaia di combattenti completamente coperti di vesti, mantelli, turbanti, calzari. Sui vasi conviviali, i cratèri, il guerriero greco è completamente nudo ed espone bene in vista il pene intatto. E’ nudo in mezzo alla battaglia , minacciato da nugoli di frecce, aste, spade, scimitarre, calpestìo dei cavalli. Non è una rappresentazione realistica, ma simbolica e religiosa, indica come valore la natura, la perfezione della forma umana. Letto 1434 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||