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La crescita della Lega Nord e le colpe di Fini

31 Marzo 2010

Come scrive Angelo Panebianco è presto per fare una analisi accurata del voto delle ultime regionali. E forse potrà risultare perfino un lavoro inutile.

Infatti, l’esito positivo o negativo del lavoro promesso dal governo sulle riforme istituzionali condizionerà non poco le politiche del 2013, mutando probabilmente anche i flussi di queste regionali.

A me importa oggi annotare che le forze di governo, nonostante i feroci e irresponsabili assalti dell’opposizione, hanno vinto indubbiamente la tornata elettorale, ed oggi i vari Bersani, Di Pietro, Casini, Santoro, Travaglio, Floris e compagnia bella si ritrovano con un pugno di mosche in mano. Sarà da vedere che cosa s’inventeranno per reagire, poiché è certo che qualcosa s’inventeranno. Ci campano sull’antiberlusconismo.

Ora veniamo alla maggioranza di governo che queste elezioni le ha vinte, e vediamo di limitare l’analisi a ciò che è successo nel suo seno, giacché ciò potrà contribuire a fare chiarezza e a regolare i comportamenti per il futuro.

Non vi è dubbio che il Pdl ha perso voti a favore della Lega Nord, la quale, se ha incassato anche i voti destinati ad altri partiti, ha incassato indubbiamente quelli mancanti al Pdl.

La ragione di questo travaso sta, a mio avviso, nel comportamento tenuto da Fini negli ultimi tempi, e in modo speciale sull’immigrazione. In verità, anche i suoi tentennamenti sulle riforme e le sue difese generalizzate della magistratura vi hanno contribuito, ma l’assunzione da parte di Fini delle posizioni della sinistra sull’immigrazione ha stornato molti voti destinati al Pdl verso la Lega Nord, che ha, come noto, posizioni più rigide.

Fini ha fatto tutto ciò autonomamente e in violazione del programma sottoscritto al momento della nascita del Pdl.

Se il gruppo dirigente in qualche modo si è limitato a brontolare su tali esternazioni, tutte fatte in momenti poco opportuni e mirati a mettere i bastoni tra le ruote all’azione di governo, non altrettanto hanno fatto gli elettori i quali, a mio avviso con estrema chiarezza, hanno reso palese il loro disagio e se ne sono andati.

A meno che Fini non abbia deciso di lasciare il Pdl, egli, insieme con i suoi pochi amici, dovrà tenere conto di questo messaggio. E se non la intenderà, toccherà al gruppo dirigente prendere posizioni più chiare e decise. Continuare così significherebbe, infatti, correre verso il suicidio.

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“Forza Silvio, ora o mai più” di Fausto Carioti. Qui.

“A voi la scelta” di Concita De Gregorio. Qui.


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9 Comments

  1. Commento by Mario Di Monaco — 31 Marzo 2010 @ 12:32

    Vedi Bart,

    per capire l’esito del risultato elettorale, a me è sembrato superfluo  analizzare i numeri, perché, come giustamente ha osservato Ambra, il loro significato cambia in relazione a ciò che si decide di assumere come base di riferimento.

    Ho ritenuto più affidabile un metodo assai più semplice.

    L’altra sera, a Porta a Porta, ho  osservato attentamente   il volto  di Rosy Bindi.

    Aveva gli occhi spiritati e i lati della bocca rivolti costantemente verso il basso (come la faccina di internet :cry:), anche quando cercava di abbozzare un sorriso.

    Ho capito subito che aveva vinto Berlusconi.

    Per quanto riguarda, invece,  il messaggio degli elettori, penso questo.

    Molti, ormai, hanno capito che il vecchio establishment (D’Alema e compagni, Fini, Casini) continuano ad ingannare i cittadini con la promessa di collaborare alla realizzazione delle riforme, quando in realtà non ne hanno alcuna intenzione, come appare evidente dalla loro manifesta sudditanza alla strategia di Di Pietro, che è sceso in campo proprio per  ostacolare qualsiasi ipotesi di cambiamento.

    Il voto alla Lega, ha proprio il significato di voler appoggiare un partito che sicuramente aspira ad una nuova e più moderna organizzazione del paese e si batterà con ogni mezzo per realizzare i propri ideali.

    Si può essere d’accordo o meno  con chi ha espresso tale voto, ma è innegabile che molti italiani cominciano a pensare che quello sia l’unico modo per ottenere le riforme.

    Una dimostrazione di ciò, è rappresentata dalla continua crescita dei consensi alla Lega in Emilia ed in Toscana, dove si comincia a pensare che per sperare in una salutare alternanza delle croniche amministrazioni rosse si potrà confidare solo in una discesa in campo dei seguaci di Alberto da Giussano.

  2. Pingback by La crescita della Lega Nord e le colpe di Fini | Politica Italiana — 31 Marzo 2010 @ 13:45

    […] via  https://www.bartolomeodimonaco.it/?p=11106 Posted by admin on marzo 31st, 2010 Tags: News, Politica Share | […]

  3. Commento by Ambra Biagioni — 31 Marzo 2010 @ 17:54

    I commenti sul Legno (per ora pochi, ma da monitorare)

    Questo il mio :

    Ho già scritto che Castelli e Brunetta sono di gran lunga più utili a Roma proprio per quelle riforme che sono ormai improcrastinabili: Castelli per lavorare a fianco di Alfano intorno alla riforma della Giustizia e Brunetta per concretizzare quella riforma della Pubblica Amministrazione che, per ora, si è fermata non arrivando al nocciolo della pulizia vera delle inefficienze.
    Per Brunetta poi non sottovaluterei proprio lo scontento creato con certi suoi provvedimenti, assolutamente necessari, ma impopolari anche fra quei…fannulloni di destra, che esistono, e pure fra coloro che, lavoratori onesti, si sono sentiti un po’penalizzati in certe lecite libertà come, per esempio, nelle assenze per malattia.
    Difendersi da Fini sarà difficile: bisognerebbe trovare il coraggio di metterlo con le spalle al muro e fargli dire una volta per tutte quali sono le sue mire, non le sue idee badate, ma proprio a che cosa vuole arrivare, qual è la meta che si prefigge.
    Questo io credo che si potrebbe fare solo con un congresso, ma c’è tempo ora per un vero congresso ? Purtuttavia si dovrà trovare un modo per far sapere l’opiniuone dei votanti e sperare che sia preso in considerazione.

     

  4. Commento by Ambra Biagioni — 31 Marzo 2010 @ 18:16

    Articoli correlati qui e qui

  5. Commento by Mario Di Monaco — 31 Marzo 2010 @ 18:47

    Bart, nel penultimo capoverso  mi è scappata una h di troppo che ha prodotto una mostruosità.  Ti prego di correggere  appena puoi. Grazie.  

  6. Commento by Ambra Biagioni — 31 Marzo 2010 @ 19:33

    :lol: :lol: :lol:

    Mangiati le dita Mario e ordina loro di obbedirti.

  7. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 31 Marzo 2010 @ 19:40

    Corretto, Mario. Ciao.

  8. Commento by Mario Di Monaco — 31 Marzo 2010 @ 20:02

    @Ambra
    Cercherò di fare di più, ma non so se  riuscirò . Proverò ad inserire nel programma del computer un allarme che suoni ogni volta che premo quel tasto pericoloso.

  9. Commento by Ambra Biagioni — 1 Aprile 2010 @ 09:49

    A proposito di Lega l’Editoriale di Libero

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A chi dovesse inviarmi propri libri, non ne assicuro la lettura e la recensione, anche per mancanza di tempo. Così pure vi prego di non invitarmi a convegni o presentazioni di libri. Ho problemi di sordità. Chiedo scusa.
Bart