LETTERATURA: “Fantasmi” di Matteo Dondi, Limina Mentis Editore24 Luglio 2012 di Lorenzo Spurio Fantasmi Così sono gli uomini Dopo una prima silloge dal titolo Naos, pubblicata dalla casa editrice romana Il Filo, Matteo Dondi torna con una nuova pubblicazione dal titolo Fantasmi. Il libro che andrete a leggere – libricino, in realtĂ dato che conta di appena cinquantotto pagine- contrariamente al titolo non ha niente di fantastico, gotico o di ectoplasmatico. Il significato e il senso dell’intera silloge va forse ritrovato in una delle liriche iniziali dal titolo “DĂ©jĂ vu” dove Matteo Dondi descrive il genere umano attorniato da un velo inconsistente e indistinto, una pellicola di vapore,  un’ombra che vive “nei paraggi delle nostre vite”. E’ in questa simbiosi di materia e di alone immateriale che si realizza l’esistenza umana tra il corporeo e l’aereo, tra il materiale e l’aldilĂ . “Nell’estasi eterna di un dèjĂ vu/ Nell’odore acre di desideri bruciati/ Ridendo a crepapelle/ Troviamo la nostra fine” (p.25), conclude Dondi. Matteo Dondi sintetizza nelle liriche presenti in questa raccolta le sue vedute –principalmente di carattere filosofico e religioso- in una serie di poesie dall’andatura lenta, cadenzata e ritmata. L’intera raccolta si fonda su alcuni temi centrali che poi ritornano in maniere e forme diverse per tutto il libro: il tempo che scorre, il dubbio sull’aldilĂ , la morte. Non mancano, però, anche riferimenti piĂą concreti al suo vissuto di uomo-scrittore, riscontrabile nei tanti ricordi, episodi di un passato lontano che però restano vividi nella mente del poeta come avviene in “Adolescenza” dove Matteo Dondi imprime: “Beata l’adolescenza/ che tutto accoglie/ e con la piega spavalda/ agli angoli della bocca/ ogni avversitĂ affronta” (p. 46). Come sottolinea Luca Milasi nella lunga nota introduttiva, la poetica di Matteo Dondi si basa su una pluralitĂ di stili letterari ed è per questo corposa, plurimaterica, difficilmente catalogabile in un genere o in una corrente. Prevalgono i toni mesti e crepuscolari per l’esplicita volontĂ del poeta di richiamare quell’ “assente sempre presente” che è la Morte e che, dal giorno della nostra nascita, in qualche modo ci avvolge e ci riguarda. E’ forse compito del poeta, acuto esegeta del mondo che gli è toccato di vivere, domandarsi su di essa, forse per esorcizzarla o per tentare di conoscerla meglio e allontanarla da sĂ©. Matteo Dondi utilizza metafore, analogie e costruzioni verbali per far continuo riferimento ad essa: a volte è un’ombra, a volte è l’imbrunire della sera, altre volte un fantasma, altre volte ancora il tutto si semplifica in versi come “In attesa del peggio” (p. 30). Il manifesto della “signora oscura” è forse presente nella lirica intitolata “GravitĂ = M2” dove quella “m” elevata alla seconda potenza ha una forza doppiamente maggiore. La “m” richiama la malattia, stato patologico dell’uomo che nei casi peggiori o insanabili conduce alla morte, l’altra parola a cui la “m” si riferisce. Ma la cosa piĂą grave, sembra suggerire il poeta, non è la morte in se stessa, ma l’oblio che da essa deriva, la cancellazione dei ricordi, dei momenti, del passato, la dimenticanza, il fare tabula rasa di una persona, della sua esistenza. Nella lirica, infatti, conclude: “Morte, dolore, ancora morte/ Poi oblio” (p. 43). La silloge, però, rifugge la morbositĂ e non condivide a pieno una prospettiva completamente pessimista o addirittura allarmista: segnali di positivitĂ , di speranza ci sono ed essi sono soprattutto presenti nelle invocazioni a Dio: “Dio fatti presente” (p. 28) o nei ringraziamenti: “Grazie a te o Dio” (p. 48).   Chi è l’autore? Matteo Dondi è nato nel 1978. Si è laureato ad DAMS di Bologna con una tesi sul compositore Alessandro Peroni di cui ha curato il catalogo delle opere. Musicista e autore, ha pubblicato varie produzioni discografiche, fondato e militato in numerose band; nel 2003, con il videoclip “She’s still rockin’”, da lui scritto, suonato, diretto e interpretato è giunto in finale al “Premio Videoclip Italiano” (MEI, Faenza). Come critico e giornalista collabora con alcune riviste. Nel 2008 hapubblicato la raccolta di poesia Naos (Il Filo Editore, Roma). E’ presente come autore nella raccolta poetica DemoKratika (Limina Mentis Editore, Villasanta).
Letto 1928 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||