LETTERATURA: Il travolgente fascino del Maigret nero14 Dicembre 2012 di Stefania Nardini L’Africa del poliziesco torna in libreria con Moussa KonatĂ©, lo scrittore maliano conosciuto in Francia dal 1981, noto al grande pubblico per il commissario Habib, “il Maigret nero” come qualcuno lo ha definito. “L’impronta della volpe” (ed. Del Vecchio) è la sua quarta opera che viene pubblicata in Italia dopo “L’assassino di Banconi”, “L’onore dei KĂ©ita” e “La maledizione del dio fiume” edito da E/O. Ancora una volta l’eroe di Konatè lo vediamo alle prese con un caso difficile: la morte di tre ragazzi in una regione del Mali, la falaise di Bandiagara, a sud del fiume Niger, dove nelle case ancora di fango vive il popolo Dogon. Un popolo che difende con orgoglio le sue tradizioni ancestrali. Il che non rende affatto facile l’indagine perchĂ© nessuno è disposto a collaborare. Habib, accompagnato dal suo fido assistente Sosso, riesce ad aggirare gli ostacoli solo nel momento in cui accetta di calarsi in un linguaggio, in una filosofia di vita fatta di simboli e gesti. Una virata che porterĂ alla veritĂ , dimostrando che nel rispetto di culture che appaiono lontane il dialogo è sempre possibile. Letto 1419 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||