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LETTERATURA: “Legenda aurea”: San Domenico

11 Luglio 2022

(Estratto da Jacopo da Varazze: “Legenda aurea”. Curatori e traduttori dal latino Alessandro e Lucetta Vitale Brovarone. Editore Giulio Einaudi)

La “Legenda aurea” è un’opera del XIII secolo, a cui hanno attinto molti artisti. Ancora oggi la si legge con molto interesse. Ci narra la vita di numerosi Santi, raccontando fatti che pertengono più alla leggenda che alla storia. (bdm)

Un frate minore, che per molto tempo era stato compagno di san Francesco, raccontò a diversi frati dell’Ordine dei Predicatori quanto segue:
«Quando il bealo Domenico si trovava a Roma presso il papa per la conferma del suo Ordine, una notte, mentre era in preghiera, vide Cristo davanti a lui, nell’aria; aveva in mano tre lance, e le vibrava contro il mondo. Gli si fece rapida incontro la madre, e gli chiese cosa volesse fare, ed egli rispose:
– Guarda, tutto il mondo è pieno di tre vizi, la superbia, la concupiscenza e l’avarizia, ed è per questo che con queste tre lance lo voglio distruggere.
La Vergine allora, piegate le ginocchia disse:
– Abbi pietà, e modera la tua giustizia con la misericordia.
– Non vedi, – disse Cristo, – quali e quante ingiurie mi fanno?
Ma la Vergine insistette:
– Modera la tua ira, figlio, e aspetta ancora. Ho un mio servo fedele, coraggioso pugile, che, accorrendo ovunque, vincerà il mondo e lo sottometterà al tuo dominio. Gli darò anche un altro mio servo che combatterà fedelmente al suo fianco.
Il figlio le rispose:
– Ecco che mi sono placato: il tuo sguardo mi ha commosso. Vorrei però vedere io stesso chi tu vuoi sottoporre a una missione tanto difficile.
La Vergine gli presentò allora Domenico, e Cristo disse:
– Questo è davvero un pugile valido e robusto, e ce la metterà tutta a fare quello che tu gli hai chiesto.
Gli presentò poi san Francesco, e Cristo lo elogiò come aveva fatto del primo. Domenico però non aveva mai visto il suo compagno, ma nella visione lo considerò con attenzione. L’indomani riconobbe il suo compagno in chiesa, soltanto sulla base di quanto aveva visto in sogno, senza che nessuno glielo indicasse, lo abbracciò e lo baciò dicendogli:
– Tu sei il mio compagno, tu corri al mio fianco: stiamo assieme, e nessun avversario potrà batterci.
Gli raccontò la visione, e da quel momento ebbero un solo cuore e una sola anima nel Signore, e disposero che questo si mantenesse anche nei loro successori.


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Bart