|  LIBRI IN USCITA: Progedit – dicembre7 Dicembre 2011 Progedit srl Via De Cesare, 15 70122 Bari tel 080/5230627 fax 080/5237648 www.progedit.com info@progedit.com Presentiamo le novità per il mese di dicembre. Ricordiamo che i nostri libri possono essere acquistati dal sito www.progedit.com anche con carta di credito. Tutto il nostro catalogo è on-line.  |  | Vittorio Stagnani |  |  |  | La luna e la focaccia Storia, tradizioni, ricette |  | Collana: Lunari |  |  |  | 2011, pp. 160, € 18.00 ISBN: 978-88-6194-109-0 |  | Il libro In “La luna e la focaccia” Vittorio Stagnani, storico delle tradizioni e della gastronomia, ricostruisce la storia di un basilare e antico alimento mediterraneo, soffermandosi in particolare su una delle varietà , la focaccia barese, tra le più tradizionali e tipiche italiane. Cominciando dalla preistoria l’autore ne segue sapori, profumi, colori, sino ai giorni nostri, con una scorribanda nelle varie età , che ne fa un piatto principe di ogni civiltà . Scopre così, per fare un esempio, che il nome deriva dal latino panis focaceus (pane cotto al focolare) e che la pizza napoletana è figlia delle prime focacce azzime, dalle quali poi l’ingegno napoletano ha generato l’alimento tricolore. Ma le varianti che si possono gustare in giro per il mondo e per le regioni italiane, tra forni antichi e forni ultramoderni, trovano, insieme alla sua storia, una pronta registrazione in quella che potremmo definire una enciclopedia della focaccia. La focaccia è, per chi ancora ne apprezza la genuinità , la colazione, lo spuntino, persino la cena del buongustaio che intende nutrirsi bene e con il numero giusto di calorie. Un trancio di focaccia, accompagnato da un’insalata o da un frutto, costituisce un pasto completo e abbordabile con una modica cifra. A volte si accendono animate discussioni se è preferibile sottile o più spessa, croccante o soffice. Poi c’è chi preferisce consumare la focaccia togliendo i pomodori o mangiandoli. Addirittura gli amanti dissertano se è meglio mangiarla stando in piedi e camminando, perché sostengono essere la focaccia un cibo da strada, oppure stravaccati su una spiaggia. Focaccia che fa rivivere ricordi, odori e sapori di gioventù, focaccia paragonata alla luna o a un seno da mordere, focaccia che ispira l’arte di un maestro come Michele Damiani, che la illustra con le sue tavole dipinte giusto per questo libro. |  | L’autore Vittorio Stagnani (Roma 1942), giornalista e scrittore, collabora a numerose testate. Ha scritto, per i nostri tipi, “Cucina vecchi buoni piatti di Puglia e Lucania” (Bari 2004), “Sotto schiaffo. Storie di usura” (Bari 2005), “Lunari di Puglia” (Bari 2006, con Vito Maurogiovanni e Nino Lavermicocca) , “Puglia Fuori Strada” (2008, con Corrado Palumbo) e “I racconti della pentola” (2010). |
 |  | Michele Fanelli |  |  |  | U Settane 2012 U calendarie alla Barese |  | Collana: Lunari |  |  |  | 2012, pp. 14, € 10.00 ISBN: 978-88-6194-127-4 |  | Il libro L’oroscopo e i numeri per le giocate del lotto, dettati dalla “cape du turke”, dalla testa del turco, sono tra le novità più succulente dell’edizione 2012. Ma ancora gli affezionati del calendario “U Settane” troveranno le nuove rubriche dei cinematografi e delle fontane della città , insieme a un Coline e Mariette, la celebre coppia, che si prodigano in un esilarante barzellettiere. Non potevano mancare in questo pozzo della baresità il santo del mese, il piatto del giorno, i libri sulle tradizioni, la città con i mestieri che scompaiono, le parole che non si usano più, i proverbi e i detti. “U settane 2012” è un appuntamento cui Bari e i pugliesi non mancano, per dotarsi di un prezioso strumento, indispensabile per cominciare la giornata con ironia e coraggio. L’opera si presenta ancora più varia nelle sue rubriche, in un grande formato (cm 33,5 x 49), tutto a colori, ricco di immagini introvabili che ritraggono angoli sconosciuti e oggetti che stanno scomparendo, risuonante di filastrocche e parole di cui ignoravamo il significato e di storie di un mondo che non c’è più. Ma non per questo lancia malinconici o nostalgici ritorni al passato. Il calendario si allinea semplicemente con i tempi, che richiedono un forte radicamento nella nostra storia: il rilancio del dialetto non viene visto come arma di divisione, semmai come mezzo di approfondimento. “U settane” diventa così una bussola essenziale per affrontare i momenti e le stagioni dell’anno che sta per affacciarsi. Ma è anche un pezzo unico per i collezionisti. |  | L’autore Michele Fanelli è nato a Bari nel 1954. Amante del vernacolo e della tradizione popolare, sin da giovane ha organizzato un gruppo teatrale nella Cattedrale di Bari. Presidente del Circolo A.C.L.I. “E.N. Dalfino” dal 1994, è impegnato da molti anni in iniziative per la rinascita del suo quartiere. Nel 1998 ha curato la pubblicazione di “Cuore antico batte ancora. Guida alla conoscenza delle tradizioni e della storia di Bari vecchia”; nel 2002, “U Settane. Viaggio nelle tradizioni, nella storia e nella cultura di Bari vecchia”; nel 2004, “Suse Mmenze Abbasce”; infine, nel 2008, per i tipi della Progedit, “Bari vecchia porte aperte. Odori, sapori, superstizioni, liti, bestemmie”, felicemente alla seconda edizione. Nel 2011, sempre per Progedit, è uscito il suo “Tradizioni baresane”. |
RILANCIO  |  | Manlio Triggiani |  |  |  | Storia del Natale Culti, miti e tradizioni di una festa millenaria |  | Collana: Lunari |  |  |  | 2005, pp. 80 con ill., € 10.00 ISBN: 88-88550-82-8 |  | Il libro Gesù nacque davvero il 25 dicembre? Perché è così importante il vischio? La Befana è una fata o una strega? Perché il giorno di Natale veniva festeggiato dagli antichi romani? Come mai in tante religioni, specie nell’antichità , il 25 dicembre era una data sacra, di grande importanza? Babbo Natale è una figura pagana oppure religiosa? L’albero di Natale è di derivazione cristiana oppure pagana? E perché il presepe è preferito in certe aree geografiche piuttosto che in altre? Sono alcune delle domande cui non sappiamo più rispondere perché di questa festa millenaria abbiamo perso i significati storici e religiosi, immersi come siamo nella sua più comune valenza consumistica. Attraverso un excursus dall’antica Grecia ad oggi, passando dall’antica Roma, il Medio Oriente e l’era moderna, vengono raccontate credenze, usanze, tradizioni del Natale. Un viaggio che getta luce anche su figure e fatti che, nel tempo, hanno arricchito questa festa, spiegandone le ascendenze e il significato. Ma anche una guida per capire il senso del Sacro e, attraverso le radici, la nostra identità . |  | L’autore Manlio Triggiani (Bari 1955), laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista e lavora alla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ha curato libri e collaborato alla redazione di volumi collettanei. Collabora con varie riviste. Alterna l’interesse per la cronaca (nei settori della cultura, dell’ecologia e delle tematiche della formazione, in particolare dell’Università ) agli studi tradizionali e delle tradizioni popolari. |
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