A chi dovesse inviarmi propri libri, non ne assicuro la lettura e la recensione, anche per mancanza di tempo. Così pure vi prego di non invitarmi a convegni o presentazioni di libri. Ho problemi di sordità. Chiedo scusa.
La casa editrice Progedit desidera segnalare alla Vostra attenzione le novità di novembre 2009 e le ristampe:
NOVITí€
1. Manlio Triggiani, Favole pugliesi, Prefazione di Raffaele Nigro; 2. Michele Damiani, La memoria prestata. Per segni per versi, Prefazione di Raffaele Nigro; 3. Angelo Buonsante, Sapore di pace, Prefazione di Michele Loconsole; 4. Irene Strazzeri, Verità e menzogna. Sociologie del postmoderno, Presentazione di Alberto Izzo; 5. Annarita Taronna (a cura di), Translationscapes. Comunità, lingue e traduzioni interculturali; 6. Isabella Loiodice (a cura di), Orientamenti. Teorie e pratiche per la formazione permanente.
RISTAMPE
1. Isabella Loiodice (a cura di), Imparare a studiare; 2. Manlio Triggiani, Storia del Natale. Culti, miti e tradizioni di una festa millenaria; 3. Michele Fanelli, Bari vecchie porte aperte. Odori, sapori, superstizioni, liti, bestemmie, nuova edizione; 4. Saverio Pansini, Museo e territorio. Interpretazione e uso dei beni culturali, nuova edizione.
I volumi possono essere richiesti nelle migliori librerie o direttamente alla casa editrice per via telefonica, via mail o fax. Nel nostro sito www.progedit.compotrete scorrere il nostro catalogo.
SCHEDE DEI VOLUMI
Manlio Triggiani
Favole pugliesi
Prefazione di Raffaele Nigro Illustrazioni di C. De Cristo, S. Pica, R. Salvemini
Collana: Briciole 2009, pp. 192, con 60 ill. a colori, € 18.00 ISBN: 978-88-6194-069-7
Il libro
Sessanta favole per sessanta “parole” per sessanta illustrazioni. “Favole pugliesi” ripropone frammenti di sapienza popolare per lo più dimenticati o, al limite, sedimentati nel “DNA culturale” di più generazioni grazie agli insegnamenti che hanno riempito il tempo e lo spazio, dove divengono indistinti l’immaginare del bambino e il narrare dell’adulto. Il recupero di storie dimenticate, spesso nella versione in italiano dall’originario dialetto, non è, tuttavia, il solo fine del libro, né il principale. “Favole pugliesi” propone, piuttosto, una originale esperienza di ascolto e di lettura che mette al centro il legame tra la malia del racconto, l’efficacia didascalica della singola parola, la suggestione dell’illustrazione. L’alleanza tra queste tre dimensioni comunicative propone in nuova veste l’antichissimo piacere della scoperta, nella fiaba e nella favola, di tracce delle nostre tradizioni, di credenze, di ritualità antiche, di una saggezza che non c’è più. Un piacere che non ha tempo e non ha età, che prescinde da appartenenze sociali e ideologiche. Un piacere che diventa immenso quando il racconto si fa occasione di contatto tra generazioni. Completano l’opera le tavole di tre giovani talenti dell’illustrazione.
L’autore
Manlio Triggiani (Bari 1955), laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista e lavora alla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ha curato libri e collaborato alla redazione di volumi collettanei. Collabora con varie riviste. Alterna l’interesse per la cronaca (nei settori della cultura, dell’ecologia e delle tematiche della formazione, in particolare dell’Università) agli studi tradizionali e delle tradizioni popolari. Per i nostri tipi ricordiamo il suo “Storia del Natale. Culti, miti e tradizioni di una festa millenaria”.
Gli illustratori
Clara De Cristo è nata a Bari,dove vive e lavora. Dopo gli studi artistici ha partecipato a concorsi di pittura in diverse località italiane. Ha realizzato mostre di pittura collettive e personali, ha collaborato con teatri disegnando complementi scenografici, ha contribuito alla didattica di scuole elementari e medie mediante corsi di pittura e cartapesta. Renata Salvemini è nata a Brindisi nel 1972, ha frequentato l’ “Accademia dell’illustrazione e della comunicazione visiva” a Roma, dove vive e lavora. Collabora come illustratrice free-lance con studi grafici e agenzie di pubblicità. Silvano Pica è nato a Taranto il 10 giugno 1986. Attualmente frequenta, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce,il biennio specialistico in decorazione. Contemporaneamente, lavora come illustratore free-lance.
Michele Damiani
La memoria prestata Per segni per versi
Prefazione di Raffaele Nigro
Collana: Racconti 2009, pp. 168, con 70 disegni in b/n e 8 tavole a colori, € 20.00 ISBN: 978-88-6194-068-0
Il libro
Una raccolta di versi che non ti aspetteresti da un pittore e artista come Michele Damiani. Che li ha voluti però pubblicare giustapponendoli a suoi schizzi e disegni, fantasie con la matita, sfuggite, come dice lo stesso autore, “alla sabbia dell’indifferenza”. Il risultato è una sinestesia di parole e segni che richiamano circostanze, eventi, personaggi, sentimenti di una vita, che vengono gelosamente ripercorsi come nelle pagine di un calepino ben rilegato. Prima di pubblicarli, Michele ha voluto prenderne le distanze e ha consegnato i suoi versi a un antico amico, “un mago che conosce il mistero delle parole e dei santi”. “Con le prime”, sottolinea, “inventa storie per matti gaudenti e buontemponi, con i secondi crea amicizia solidarietà farfalle e bellezza. In questo modo cerca di pagarsi il passaggio all’eternità. Non è escluso che ci riesca. Alla faccia del suo passato di brigante di passo”. La risposta di Mago Raffaele Nigro non tarda, in una Prefazione che consacra la versatilità di Damiani: “Oggi Michele esce allo scoperto in un terreno che per lui potrebbe essere minato. Quando mi consegna il dattiloscritto della raccolta chiedendomi di leggere, di tagliare se credo, di introdurre con uno scritto, mi vengono le paturnie. Temo di imbattermi in un malloppo, uno zibaldone melodrammatico che distruggerà la nostra amicizia. Invece mi sorprende il piacere della lettura”.
L’autore
Michele Damiani è nato a Bari dove vive. Inizialmente si occupa di disegno e di scultura. Negli anni Ottanta, dopo aver partecipato alla fondazione del gruppo Situazione 6 Milano, che promuove il muralismo, realizza murales in diversi luoghi. Cospicuo l’elenco delle mostre personali e collettive, nazionali ed estere. Michele Damiani riserva una attenzione particolare all’illustrazione di libri e racconti di vario genere, donde la sua frequentazione di numerosi poeti, scrittori e intellettuali.
Angelo Buonsante
Sapore di pace
Prefazione di Michele Loconsole
Collana: Racconti 2009, pp. 120, con ill. in b/n, € 12.00 ISBN: 978-88-6194-073-4
Il libro
La storia dell’amicizia tra due ragazzi, Nino e Giosuè – uno di origine ebrea, l’altro cristiano – in un tempo, la seconda guerra mondiale, e in un luogo, la Puglia, che diventano universali. Nino, il protagonista, è un adolescente che ha vissuto sulla pelle le drammatiche trasformazioni che si accompagnarono alla affermazione, prima, e alla caduta, poi, del regime fascista, senza lasciarsi mai intimidire dalla violenza e dalla brutalità che colpì chi cercava di sottrarre al martirio uomini e donne, bambini e anziani di religione ebraica. Nonostante l’odio insanabile, che perseguitò le famiglie ebree, e la guerra, che dilaniò le relazioni tra chi, a un tratto, si trovò a essere additato come “il diverso”, Nino e Giosuè riuscirono a tenere saldo il loro legame. Nino racconta gli anni intensi del secondo conflitto mondiale, come in un diario, in prima persona. Il suo passare da spensierato adolescente, che vive con la sua famiglia il tranquillo alternarsi delle domeniche con gli amici e gli impegni scolastici, a unico uomo di casa. La guerra priva Nino del padre, del fratello maggiore, del primo amore, della fiducia in un futuro da ricostruire con coraggio, affrontando le paure del presente con la forza della fratellanza e della solidarietà. L’insegnamento è che, quando si riescono a superare gli atavici pregiudizi che pongono irrazionalmente gli uomini l’uno contro l’altro, diviene possibile riscoprire il significato della parola pace.
L’autore
Angelo Buonsante nasce a Conversano, in provincia di Bari, nel 1959. Comincia giovanissimo a frequentare gli ambienti culturali e cattolici della sua città e, durante gli anni del liceo, si dedica alle problematiche sociali come educatore nell’Azione Cattolica. Nel 1972, approda a Radionorba e, fino al 1979, è autore e conduttore di programmi radiofonici a sfondo culturale. Dopo la laurea in lingue straniere, e un’interessante esperienza come pubblicista, comincia a svolgere traduzioni per agenzie di servizi e importanti centri di traduzione. Il suo primo romanzo, nel 2005, “False Chimere”, ottiene un successo di pubblico e di critica, in particolare presso docenti e alunni delle scuole pugliesi.
Irene Strazzeri
Verità e menzogna Sociologie del postmoderno
Presentazione di Alberto Izzo
Collana: Limine 2009, pp. 176, € 15.00 ISBN: 978-88-6194-067-3
Il libro
La teoria dell’ideologia come sociologia della menzogna; la sociologia della conoscenza come sociologia della verità. Attraverso Habermas e l’idea di modernità come progetto storico incompiuto, si legge, nei nuovi movimenti di protesta, la rivendicazione di una funzione attiva dell’ideologia. Qual è il ruolo della “sociologia della conoscenza” nel panorama contemporaneo delle scienze sociali? Quale la sua dignità scientifica e filosofica? Quali gli esiti morali, etici, politici? La ricostruzione delle vicende della sociologia della conoscenza – da Scheler a Mannheim a Lenk – si accompagna alla ricerca di uno stile critico-interpretativo che connoti un modo del vivere la contemporaneità, a partire dalla assunzione del problema delle ideologie e del condizionamento sociale del pensiero. Problemi che, quando sollevati, rivelano, con puntualità, la matrice storica e moderna della “questione postmoderna”.
L’autore
Irene Strazzeri è ricercatrice di Sociologia presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Foggia. Ha svolto il dottorato di ricerca in co-tutela con l’Università La Sapienza di Roma e la Humboldt Universität zu Berlin. Si occupa di sociologia della conoscenza, con particolare attenzione ai problemi culturali dell’interazione sociale e al tema delle differenze di genere. Ha pubblicato: “Critica dell’ideologia postmoderna” (Lupetti, 2004), “Teoria e prassi di riconoscimento” (Manni, 2005), “Riconoscimento e diritti umani. La grammatica del conflitto nel processo di integrazione europea” (Morlacchi, 2008), “Dalla redistribuzione al riconoscimento. Declinazioni paradigmatiche della differenza sessuale” (Franco Angeli, 2009).
a cura di Annarita Taronna
Tranlationscapes Comunità, lingue e traduzioni interculturali
Saggi di: Mona Baker, Paul F. Bandia, Patrizia Calefato, Marta Company, Maria Rosaria Dagostino, Angela D’Ottavio, Pilar Godayol, Moira Inghilleri, Christopher Larkosh-Lenotti, Paola Zaccaria.
Questo volume intende tracciare una piattaforma teorica su alcuni dei temi più rilevanti nell’ambito del dibattito contemporaneo sulla lingua, sui linguaggi, sulle culture e sulla traduzione. La curatrice ambisce ad arricchire il dibattito italiano con contributi di autrici ed autori di respiro nazionale e internazionale che mettono al centro delle loro teorie e pratiche di traduzione temi e approcci di carattere culturale, letterario, filosofico, storico e/o sociologico svelando le interconnessioni multidisciplinari e transnazionali nell’ambito dei translation studies. In particolare, i saggi proposti raccontano storie di migrazioni, diaspore, esili e della con-figurazione di comunità e di patrie immaginarie; indagano la violenza dei conflitti, passati o tuttora in atto, tra nazioni o all’interno della stessa nazione; esplorano le relazioni interculturali generate dai confini, dal contatto con la liminalità/marginalità, la razza, il genere, il multilinguismo; mettono in discussione le relazioni di potere/resistenza in contesti postcoloniali; rappresentano il corpo femminile come l(u)ogo di frontiera, sapere e trasgressione..
L’autore
Annarita Taronna è ricercatrice di Lingua e traduzione inglese presso la facoltà di Scienze della Formazione. Le sue aree di ricerca includono i translation studies, gli studi di genere, gli studi culturali e la letteratura comparata (lingua e letteratura chicana e afroamericana). Ha curato e tradotto due opere di Pilar Godayol (Spazi di frontiera. Genere e traduzione, Palomar, 2002; Voci Chicane. Mericans e altri racconti, Besa, 2005) e alcuni saggi di Gloria E. Anzaldíºa. Ha pubblicato diversi articoli ed è autrice di tre monografie: The Languages of the ghetto. Rap, breakdance e graffiti art come pratiche di ®esistenza (Aracne, 2005); Pratiche traduttive e Gender Studies (Aracne, 2006); Interrogating the language of advertising. Dis/similarities between English and Italian ads (Papageno, 2006).
a cura di Isabella Loiodice
Orientamenti Teorie e pratiche per la formazione permanente
Collana: Pedagogie 2009, pp. 296, € 20.00 ISBN: 978-88-6194-072-7
Il libro
Saggi di: Laura Amoretti, Federico Batini, Severo Cardone, Giuseppe Cinquepalmi, Daniela Dato, Barbara De Serio, Fiammetta Fanizza, Simone Giusti, Anna Grimaldi, Manuela Ladogana, Pierpaolo Limone, Isabella Loiodice, Antonella Lotti, Francesco Mansolillo, Rita Porcelli, Alessia Rossi, Antonia Chiara Scardicchio, Grazia Terrone, Luigi Traetta.
Quale orientamento nella società del rischio e dell’incertezza? Superata un’ottica tecnicistica dell’orientamento inteso come processo informativo, parlare di orientamento oggi è possibile solo declinandolo al plurale. Perché plurali sono i tempi e i luoghi della formazione, plurali i soggetti in formazione, le strade da percorrere, le scelte da compiere, gli errori da rischiare, i progetti da inventare e ri-strutturare. Il volume, distinto in una parte teorica e in una pratica, offre uno sguardo approfondito e multidimensionale sul tema dell’orientamento inteso sia come integratore di un sistema di educazione permanente e ricorrente, che come pratica di promozione di competenze riflessive per una vita, di analisi, progettazione e costruzione di un progetto di sviluppo personale e/o professionale. Nato a conclusione del corso di perfezionamento per mediatori d’orientamento tenutosi presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Foggia, il volume raccoglie i contributi di esperti che hanno offerto la loro professionalità in tema di orientamento.
L’autore
Isabella Loiodice è professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Foggia dove insegna Educazione degli Adulti, Pedagogia delle Differenze di Genere e Pedagogia dell’Orientamento. I suoi studi più recenti approfondiscono, da una parte, le problematiche epistemologiche dell’educazione degli adulti e, dall’altra, i temi legati alla qualità della didattica universitaria con specifico riferimento ai servizi di orientamento e alla progettazione di interventi formativi individualizzati e personalizzati per la specifica utenza. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Non perdere la bussola. Orientamento e formazione in età adulta (Franco Angeli, 2004); Orientamento e formazione nella società del cambiamento (Adda, 1998). Ha altresì curato il volume Il lavoro tra alienazione ed emancipazione. Il contributo della formazione (Adda, 2004). Ha curato il volume Adulti all’università. Ricerca e strategie didattiche (Progedit, 2007) e, con A. Alberici, C. Catarsi e V. Colapietro, Adulti e Università: sfide ed innovazioni nella formazione universitaria e continua (Franco Angeli, 2007).
a cura di Isabella Loiodice
Imparare a studiare
Collana: Pedagogie 2009, IV ed., pp. 184, € 17.00 ISBN: 978-88-88550-47-X
Il libro
Saggi di: Ottavia Albanese, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, Università Lumsa di Roma, e di Psicologia e Psicopatologia del linguaggio, Università di Milano. Rosanna Buonanno, docente scuola media superiore, Bari. Pierre-André Doudin, docente di Psicopedagogia, Università di Ginevra. Rosa Gallelli, dottore di ricerca, Università di Bari. Isabella Loiodice, ordinario di Pedagogia generale e sociale nell’Università di Foggia. Beatrice Mezzina, preside scuola media superiore, Bari. Anna Paladino, direttrice didattica distaccata, Università di Bari. Franca Pinto Minerva, preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Foggia. Rosanna Renna, responsabile Cidi di Bari. Francesco Tateo, docente di Letteratura italiana e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Bari. Angela Volpicella, associato di Pedagogia sociale nell’Università di Bari.
Come possiamo imparare a studiare? Pedagogisti e psicologi, docenti ed esperti riflettono su come l’impegno di studio possa tradursi nella capacità di saper “controllare” tutte le variabili – cognitive ed emotive – del processo di apprendimento, garantendo la stabilità dei saperi e la loro trasferibilità ad altri ambiti di apprendimento, di esperienza e di vita. La qualità dei processi formativi, pur all’interno di un modello di formazione integrata e permanente affidata in primo luogo alla scuola, è legata oggi non solo alla quantità/qualità delle conoscenze apprese ma anche alle forme e ai modi con cui l’allievo è in grado di progettare, valutare e gestire il proprio percorso di apprendimento. La formazione viene così a qualificarsi come il dispositivo più idoneo a fronteggiare le modificazioni, i cambiamenti, le revisioni, i “transiti” costitutivi e peculiari della società contemporanea.
La curatrice
Isabella Loiodice, direttrice del Dipartimento di Scienze umane dell’Università di Foggia, insegna Educazione degli adulti nella stessa università. Tra le sue pubblicazioni recenti, ricordiamo Una scuola per tutti i bambini. I laboratori delle intelligenze e degli affetti nella scuola dell’infanzia (Bari 2004), Non perdere la bussola. Orientamento e formazione in età adulta (Milano 2004).
Manlio Triggiani
Storia del Natale Culti, miti e tradizioni di una festa millenaria
Collana: Lunari 2005, pp. 80, € 10.00 ISBN: 978-88-88550-82-8
Il libro
Gesù nacque davvero il 25 dicembre? Perché è così importante il vischio? La Befana è una fata o una strega? Perché il giorno di Natale veniva festeggiato dagli antichi romani? Come mai in tante religioni, specie nell’antichità, il 25 dicembre era una data sacra, di grande importanza? Babbo Natale è una figura pagana oppure religiosa? L’albero di Natale è di derivazione cristiana oppure pagana? E perché il presepe è preferito in certe aree geografiche piuttosto che in altre? Sono alcune delle domande cui non sappiamo più rispondere perché di questa festa millenaria abbiamo perso i significati storici e religiosi, immersi come siamo nella sua più comune valenza consumistica. Attraverso un excursus dall’antica Grecia ad oggi, passando dall’antica Roma, il Medio Oriente e l’era moderna, vengono raccontate credenze, usanze, tradizioni del Natale. Un viaggio che getta luce anche su figure e fatti che, nel tempo, hanno arricchito questa festa, spiegandone le ascendenze e il significato. Ma anche una guida per capire il senso del Sacro e, attraverso le radici, la nostra identità.
L’autore
Manlio Triggiani (Bari 1955), laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista e lavora alla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ha curato libri e collaborato alla redazione di volumi collettanei. Collabora con varie riviste. Alterna l’interesse per la cronaca (nei settori della cultura, dell’ecologia e delle tematiche della formazione, in particolare dell’Università) agli studi tradizionali e delle tradizioni popolari.
Michele Fanelli
Bari vecchia porte aperte Odori, sapori, superstizioni, liti, bestemmie
Collana: Pedagogie 2009, nuova edizione, pp. 104, € 15.00 ISBN: 978-88-6194-041-3
Il libro
Disegni di: Saverio Romito. Foto di: Michele Fanelli, con un ricettario esclusivo.
Questo libro è un viaggio nella “baresità” in compagnia di Michele Fanelli, esperto di tradizioni popolari e difensore strenuo delle stesse. Le pagine divertite e divertenti dell’autore ci conducono attraverso i vicoli del borgo antico, filtrano i ricordi, ricostruiscono momenti, storie e personaggi di un passato che permane ancora vivo. Nel primo capitolo, l’autore rievoca, fra le tante manifestazioni di quello che era, e che ancora rappresenta, il “piccolo mondo” della città vecchia, molti degli odori, dei rumori e dei sapori che hanno contraddistinto inequivocabilmente le nostre strade, le nostre case, le nostre tavole, la nostra quotidianità. Il capitolo successivo rimanda alle simbologie tipiche di una cultura che da sempre ha trovato difficoltà nel riconoscere le diversità. In queste pagine, infatti, i temi trattati (i riti, le superstizioni, la religione) penetrano nello sfondo nebuloso di una terra che conserva un velo misterioso perché ancora è pervasa da paure e credenze originarie. Nell’ultimo capitolo, riprende, infine, le espressioni verbali che tanto risuonano fra le mura, le volgarità di un linguaggio “sboccato”, le bestemmie, le imprecazioni, senza dubbio inconfondibili per le metafore comunicative di cui si servono.
L’autore
Michele Fanelli è nato a Bari nel 1964. Amante del vernacolo e della tradizione popolare, sin da giovane ha organizzato un gruppo teatrale nella Cattedrale. Ha composto numerose opere come Bari vecchia. Ajire, Nda denze iè tutte bescie, La cantine de mba Giuanne, U contrabbandire, alcune delle quali rappresentate al Teatro Piccinni di Bari, e infine Donna Fifì. Nel 1998 ha curato la pubblicazione di Cuore antico batte ancora. Guida alla conoscenza delle tradizioni e della storia di Bari vecchia, nel 2002 U Settane. Viaggio nelle tradizioni, nella storia e nella cultura di Bari vecchia e, nel 2004, Suse Mmenze Abbasce. Presidente del Circolo A.C.L.I. “E. N. Dalfino” dal 1994, è impegnato da molti anni in iniziative per la rinascita del suo quartiere.
Saverio Pansini
Museo e territorio Interpretazione e uso dei beni culturali
Collana: Arti Musica Spettacolo 2009, nuova edizione rivista e ampliata, pp. 184, con ill., € 18.00 ISBN: 978-88-88550-35-6
Il libro
La nuova edizione del libro, riveduta e ampliata, colloca la realtà museale italiana nella prospettiva del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio entrato in vigore nel maggio 2004 al fine di offrire al lettore un percorso completo ed aggiornato della politica dei beni culturali nel nostro paese. Il libro allarga poi la sua analisi alle realtà museali che si sono succedute nei vari secoli e nei vari paesi da più punti di vista. Il dato architettonico e rappresentativo, l’evoluzione degli strumenti espositivi, la valenza culturale espressa, il rapporto con la cultura dominante divengono interessanti indicatori per scoprire, gradatamente, come le sale dei musei, ieri e oggi, hanno sempre teso, attraverso i materiali esposti, a legittimare la visione storica del potere costituito. Da questa analisi emerge un modo critico di vedere il museo: il visitatore attento non solo dovrà guardare le opere esposte, ma dovrà badare anche all’organizzazione architettonica, alle scelte connesse al percorso, al modo di evidenziare o meno singoli manufatti, all’organizzazione dei servizi per il pubblico, perché proprio questi aspetti condizionano il modo di recepire il tipo di messaggio che ci viene inviato. Questa consapevolezza è l’unica che ci può mettere in grado di partecipare attivamente al dibattito sul museo della modernità, su quale debba essere il museo delle democrazie avanzate. Ragionando su questi nessi il rapporto tra Museo e territorio assume una particolare valenza rivelandosi elemento che misura la partecipazione dei cittadini al farsi della propria storia, al crescere di una cultura collettiva. Il libro entra, a questo punto, nel vivo delle questioni che stanno caratterizzando l’avvio del nuovo secolo, mostrando come determinate scelte culturali, condivisibili o meno, siano inevitabilmente politiche e quindi destinate a condizionare quanto noi lasceremo alle generazioni future. Chiude il volume una guida alla visita del museo espressa in forma di questionario teso a porre l’attenzione su tutti gli aspetti della complessa macchina museale.
L’autore
Saverio Pansini, storico dell’arte, insegna Museologia all’ università di Bari, si è occupato di didattica museale. Tra i suoi scritti, “Ceramiche pugliesi dal XVII al XX secolo” (2001); ha collaborato al manuale “Arte in campo” (Laterza 2003).
Progedit editore Via De Cesare 15 – 70122 Bari Tel. 0805230627 Fax 0805237648 e-mail info@progedit.com website www.progedit.com
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