Parliamoci chiaro: Fini gioca sporco29 Aprile 2010 Deve sudare le classiche sette camicie Gianfranco Fini per convincermi della sua lealtà al Pdl. A lui di me certamente non importa nulla, e anch’io farei a meno di questo personaggio a cui si è allungato il naso più che a Pinocchio. Ieri a Porta a Porta è apparso conciliante, non sembrava più quello del controcanto o della direzione del Pdl (ha incassato, in ogni caso, la santificazione di Enrico Letta), ma ancora diffido di lui. Che gli roda qualcosa lo dimostrano le puntute risposte date ogni volta che si nomina Berlusconi. Sì, deve essere questa la convinzione di Fini. Sulla testa gliel’ha messa il Padreterno. “Dio me l’ha data e guai a chi me la toccaâ€: Napoleone pronunciò questa frase il 26 maggio 1805. Tanto tempo fa. Fini la copia nella sua sostanza e la fa propria oggi. Prendiamone atto. Ma ci sia lecito contestare. Lo scranno più alto di Montecitorio lo deve al consenso ricevuto dalla maggioranza, e in primis da Berlusconi. Si sa che è stato Fini a richiedere di occupare lo scranno, e si sa che nessuno si è opposto. Quindi, ha avuto l’investitura dalla sua maggioranza. Si tolga, dunque, dalla testa di essere ancora il monarca che era in An, e si tolga pure dalla testa di essere Napoleone. La sua vanità e la sua ambizione, che non gli fanno vedere l’inconciliabilità tra la sua carica e il ruolo politico che vuole ricoprire, destano solo pena. È, la sua, un’inguaribile malattia. Con il suo assurdo e testardo comportamento Fini violenta e snatura la sua carica istituzionale. Questo è. Sarà di cattivo esempio per i suoi successori. Non basta dire e promettere che svolgerà imparzialmente il suo ruolo. Non è psicologicamente possibile, a meno che in lui non alberghi un Mister Hyde, e non soffra di schizofrenia. Il presidente della Camera ha molti poteri sussidiari ed anche sotterranei che può far valere, grazie ai quali intralciare il governo. Magari in superficie e formalmente nessuno potrà incolparlo di violare alcunché, ma egli avrà messo nei fatti il famoso bastone tra le ruote. Se non fosse obnubilato dalla sua vanità e dalla sua ambizione, lo capirebbe da solo e si sottoporrebbe ad una doverosa scelta: o continuare ad esternare contro le decisioni della maggioranza del suo partito e quindi lasciare la carica, oppure tenere la carica e smettere di fare il controcanto a Berlusconi. Riguardo agli attacchi de Il Giornale bisogna dare atto a quest’ultimo di avere scoperto il gioco sporco di Fini da molto tempo, e credo che denunciarlo faccia parte delle regole giornalistiche. Giustamente Feltri ha risposto: «Berlusconi prende le distanze, Ghedini prende le distanze. Io invece rimango fermo nell’idea che le notizie o sono vere o non sono vere. E quella su Fini e la suocera che prende un milione e rotti dalla Rai, ente pubblico, è vera. Il resto conta poco. Anzi, niente ». Sono faccende serie, queste, e domandarsi perché la suocera di Fini goda di certe presenze in Rai non è atto di lesa maestà . Piuttosto che accusare Feltri, Fini dovrebbe spiegarci come stanno le cose. Articoli correlati“D’Alema: «Fini è un interlocutore »” di Maria Teresa Meli. Qui. “Sull’appalto Rai alla “suocera” è bufera nel Pdl”. Qui. “L’ultima chance per salvare Bocchino: «Se salta lui, via anche Cicchitto »”. Qui. “Altolà del Cavaliere: o dentro o fuori” di Amedeo La Mattina. Qui. “Primi dispettucci “finiani”. Qui. “Perché la sinistra fa il tifo per quelli non di sinistra?” di Francesco Piccolo. Qui. “Il Pdl va alla conta su Bocchino, pronta una mozione di sfiducia” di Lucia Bigozzi. Qui. “Bocchino: “Le dimissioni? Io epurato” E Berlusconi: “Basta sputtanare il Pdl”‘. Qui. Letto 1880 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by Ambra Biagioni — 29 Aprile 2010 @ 12:11
Dal Legno
Sì, Fini gioca sporco e lo ha affermato or ora, in televisione a Mattino 5, il Senatore Domenico Nania ex AN.
Ha detto a chiare lettere che Fini sostiene idee di sinistra ed ha praticamente affidato alla Lega le vere idee della destra.
Domattina spero di essere in grado di linkare il video in cui si sentono le dichiarazioni di Nania.
Commento by Ambra Biagioni — 29 Aprile 2010 @ 12:38
L’ultimo da Il Giornale
Commento by Mario Di Monaco — 29 Aprile 2010 @ 12:53
A me pare che sia arrivato il momento di dire basta alle manfrine sulle riforme e sulle inconcludenti discussioni sull’aria fritta, sennò la gente non capisce più niente e si stufa.
Ora, gli esponenti  di tutti i partiti, compreso Fini, dichiarano a gran voce di volere il cambiamento e sollecitano il governo a fare in fretta.  L’opposizione non perde occasione per denunciare i ritardi causati dalle liti interne al PDL.
Se Berlusconi non vuol cadere nella trappola tesagli dai politici di lungo corso, la cui eloquenza ricorda quella  di Aldo Moro sulle convergenze parallele, deve darsi una mossa e  presentare quanto prima i decreti attuativi del federalismo e mettere nero su bianco i progetti delle altre riforme che intende realizzare.
Solo così, sarà finalmente possibile  avere un’idea più chiara  sull’effetiva posizione di ognuno riguardo all’invocato cambiamento.
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Commento by Ambra Biagioni — 29 Aprile 2010 @ 18:10
Intanto questo da Dagospia
Commento by Ambra Biagioni — 30 Aprile 2010 @ 10:31
Eccomi qui con il video in cui ascoltiamo Nania
Commento by Ambra Biagioni — 1 Maggio 2010 @ 17:25
Vogliamo fargli le pulci ?
Dal “Giornale” 1 maggio 2010 Â Â qui e qui