Si resta allibiti21 Gennaio 2012 Almeno accade a me. Leggo le dichiarazioni del presidente del Consiglio, il pluridecorato Mario Monti, il quale afferma apoditticamente che, grazie alle sue liberalizzazioni, il Pil aumenterà dell’11%, i consumi dell’8% e i salari reali di quasi il 12%. La manovra di Monti è, in realtà , un pannicello caldo, eppure il governo dei tecnici dà a questo pannicello caldo virtù taumaturgiche insospettabili. La Merkel dovrà inchinarsi al genio italiano, e tutte le residue monarchie sparse nel mondo dovranno additare Re Giorgio come un moderno sovrano nelle cui mani è racchiuso il tocco magico del leggendario Re Mida. Ma mi sa che ci stanno raccontando balle. E il bello-brutto di questa situazione è che i partiti che dovrebbero rappresentarci in parlamento se le bevono come verità assolute. Oggi viviamo un periodo imbevuto dello stesso spirito fideistico e miracolistico, e guai a fare il controcanto fosse pure al solo nobile scopo di suggerire, almeno, al governo e a Napolitano di invertire la rotta, giacché, così proseguendo, finiremo nella voragine che ci staccherà dall’Occidente e ci salderà , assai prima che lo faccia la crosta terrestre, all’Africa. Gli italiani non hanno più soldi in tasca da spendere per aiutare i consumi a crescere. Come si potrà mai raggiungere quell’8% così solennemente proclamato? E le aziende? Come faranno a produrre se non ci sarà consumo interno? Produrranno per l’estero? E in che direzione, prego? Ci sono giganti che hanno le stesse ambizioni: Gran Bretagna, Germania, Francia, nella sola Europa, e poi: Usa, Cina, Brasile, India, e qualche altra. L’unico campo che produrrebbe ricchezza nuova e in abbondanza è quello della valorizzazione delle nostre bellezze artistiche e naturali. Una vocazione mai sviluppatasi adeguatamente in Italia. Qui non avremmo concorrenti in tutto il mondo. Saremmo imbattibili. Una volta organizzati e avviata la macchina tutto andrebbe avanti da sé. Naturalmente nulla è stato previsto per quanto riguarda la dismissione del nostro patrimonio immobiliare per ridurre il debito pubblico. Altri articoli“Di Pietro ordina e Passera affonda” di Alessandro Sallusti. Qui. “Monti. Dopo il CdM vede la Gruber e impazzisce “Con il decreto il Pil può salire del 10 per cento”. Qui. “Il compitino senza la politica” di Mario Sechi. Qui. “Provaci ancora Mario” di Stefano Feltri. Qui. “Farrell. Sotto il loden era meglio la Thatcher. Ecco perché Monti non combinerà nulla” di Nicholas Farrell. Qui. “La ricetta del governo non è liberale” di Mario Sechi. Qui. Letto 1301 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||