STORIA: La risposta:Tebe e Argo
30 Maggio 2013
di Costanza Caredio
Al contrario di Orosio, gli storici moderni dubitano dell’esistenza di Nino, eponimo di Ninive, capitale dell’Assiria e ritengono Semiramide (Sammuramat) un’ottima regina e amministratrice che abbellì Babilonia con i giardini pensili.Ma il temibile e ricco impero assiro-babilonese-persiano era ben reale. Si espandeva a tutta l’Asia Minore, alle isole dell’Egeo, alla Siria, alla Giudea tributaria, all’Egitto Gli intellettuali dell’epoca, poeti, artisti, filosofi, dovevano tenerne conto ed esprimersi con prudenza. Esemplare fu Erodoto, nato in Asia Minore da padre persiano, instancabile viaggiatore e collezionista di fatti e costumi, ma non schierato.
Contro le grandi potenze di allora, Atene era decisa a difendersi e combattere. Illustrò la sua gloria e il suo valore con l’Iliade e chiamò i suoi grandi tragici Eschilo, Sofocle, Euripide a rendere pubblica e manifesta la natura barbara dei popoli che la circondavano, con le grandi saghe di Tebe e di Argo, cittĂ di origine straniera. I loro abitanti avevano portato con sĂ© usanze primitive: incesto, divinitĂ mostruose e animalesche, vendette, oltraggio dei corpi. Cadmo, il fondatore di Tebe, proviene dalla Fenicia, è guidato da una vacca (versione soft dell’orrido Toro minoico), semina denti di drago dai quali nasceranno guerrieri Sparti che provocheranno discordie e guerre interne. Edipo sarĂ parricida e incestuoso con la complicitĂ della Sfinge (Testa di donna su corpo di leone), Agave sbrana i propri figli, Eteocle e Polinice chiuderanno la discendenza uccidendosi a vicenda. La maledizione colpisce anche Argo, antichissima cittĂ di origine egiziana: l’Argolide vedrĂ le spose egiziane, le Danaidi, uccidere i mariti ( Danae era nata da una pioggia d’oro) e il sacrificio di Ifigenia, della stirpe reale di Agamennone, scatenerĂ odio e vendette. Medea richiama la figura della Semiramide mitica:essa era la potente figlia del re del Ponto, culla dei feroci Sciti, dedita alla magia, fa a pezzi il fratello Apsirto e ne sparge i resti in mare, regina di Corinto, uccide i propri figli-eredi, cerca di impadronirsi di Atene avvelenando Teseo per consegnare la Grecia ai propri discendenti: i Medi. Costumi barbari, incesti, sacrifici di fanciulli, magìa, divinitĂ mostruose, femmine incontrollabili.
La libertĂ greca andava difesa anzitutto facendo pulizia al proprio interno.
(segue)
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