STORIA: Templi Banche Cortili12 Ottobre 2012 di Costanza Caredio Nella Palestina del I ° secolo,  la morte di Erode il Grande (4a. C) che collaborava con i Romani, modificò tutto il quadro politico. Il re era sostenuto dai Sadducei (sacerdoti e mercanti),  settore più ricco della popolazione,  organizzati nella propria assemblea,  il Sinedrio. Erode aveva anche un proprio partito filo-romano, i Boetusiani.  Ai Sadducei si contrapponevano gli Scribi (letterati) e i Farisei,  gruppi più vicini alla popolazione. Essi si valevano della conoscenza e interpretazione delle Scritture, canoniche e no. Erano anche consapevoli che il ruolo dei Templi nelle città greco-romane era più democratico che nell’area mesopotamica. I Templi pagani erano non solo luoghi delle cerimonie rituali , di purificazione e di consacrazione dei valori della comunità ,  ma custodivano con le donazioni il tesoro della città che doveva servire in caso di guerra,  carestie e di altre calamità .  Questa fu poi la funzione delle “reliquie” per la Chiesa cattolica. Il Tempio di Gerusalemme aveva un ruolo particolarmente importante perché raccoglieva la tassa che tutti gli Ebrei dell’impero pagavano non in loco, ma a Gerusalemme,  il che irritava non poco i Gentili.  Da chi e come dovevano essere utilizzate queste notevoli risorse era la sostanza del conflitto a quattro:  Greci-Romani-Ebrei-Parti.  Nell’88 a.C. i Romani avevano subito pesanti progrom in Asia Minore , ad istigazione del re dell’Armenia, Mitridate; nel 53 a.C. Crasso preparò una spedizione contro i Parti e si impadronì dell’oro del Tempio , ma a Carre  (Alta Mesopotamia) cadde in un’imboscata,  fu ucciso,  l’esercito romano fu distrutto, le insegne sequestrate. Qualche anno dopo (40 a.C.) i Parti piazzarono un loro uomo, Antigono, a Gerusalemme come Gran Sacerdote. I Romani lo cacciarono e trovarono nell ‘Idumeo Erode un valido alleato. Erode adoperò l’oro costruendo fortezze, porti, strade, teatri, con l’idea di riportare la regione nell’ambito dell’Occidente. Alla sua morte si scatenò la lotta di successione e il Paese si riempì di contestatori:  l’oro apparteneva al popolo,  indebitato e affamato, che non sapeva che farsene né dei teatri né degli acquedotti. Nel 40 d.C Caligola propose il sistema romano: statue d’oro, a cominciare dalla propria in vista di tutti, e quindi controllabili  ma fu rifiutato. Poco dopo Caligola fu vittima di un omicidio mirato, stranamente ricordato nei secoli dai tranquilli Lucchesi con una via titolata al suo assassino, Cherea.  Il Tempio era inviolabile, nessuno, eccetto il Gran Sacerdote aveva accesso al suo interno, pena la morte: che i Gentili non osassero oltrepassare il Cortile, il che fornì pretesto per gossip insultanti. I Gentili rimarranno nel Cortile e altri decideranno l’uso del loro denaro? Letto 1335 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||