Volete leggere una sciocchezza?2 Settembre 2013 Oddio, in giro se ne sentono a bizzeffe, ma quella che ieri s’è abbeverata alla fontana della follia e ne ha disseccato il getto, la leggete nel resoconto che il Fatto Quotidiano ha redatto sul “processo†che il Pd ha inteso imbastire a carico di Luciano Violante, reo di aver detto una cosa ovvia, ossia che anche Berlusconi, come vuole la legge, ha il diritto di difendersi davanti alla giunta che si riunirà il 9 settembre per decidere la sua decadenza da senatore a seguito della condanna inflittagli dalla cassazione. I fasulli democratici (Violante ha difeso la sua posizione dicendo che dovrebbe essere fatta propria da un partito che si definisce democratico) temono che concedere l’opportunità a Berlusconi di difendersi, gli darebbe più tempo per chi sa quali progetti sovversivi, e dunque è meglio sistemarlo subito, impedendogli di agire, così come Robespierre mandava gli antirivoluzionari alla ghigliottina dopo avere semplicemente controllato che il loro nome apparisse nelle liste di proscrizione da lui compilate. Zac, e la ghigliottina aveva tolto di mezzo un possibile avversario politico. E siccome si racconta che nella giunta, PD, Sel e grillini sono già pronti a votare la decadenza di Berlusconi, se ne deduce beffardamente che dargli il diritto di difendersi non serve a un bel niente, visto che la sentenza è già scritta, così come già scritta era quella della cassazione. Ciò che deve fare la giunta è semplicemente corroborare l’opera portata a buon fine dalla magistratura antiberlusconiana. Dunque il 9 settembre il palco di madame la Guillotine dovrà trovarsi già pronto e in cima al braccio levato al cielo dovrà brillare la lucida lama, pronta a cadere di lì a pochi istanti. A Torino, un dissidente di Violante, un avvocato, lo ha rintuzzato con questa frase (è la sciocchezza richiamata nel titolo): “La discussione è sull’opportunità politico-giuridica della tua intervista e io la reputo graveâ€, ha detto invece l’ex senatore Zancan a Violante. Da avvocato ha poi spiegato che â€la questione della retroattività è una sciocchezzaâ€: se non fosse retroattiva la legge, entrata in vigore il 31 dicembre, si applicherebbe solo per reati commessi nel 2013 e giudicati anni dopo, rendendola inapplicabile “se non dopo quattro o cinque anni, il che è una sciocchezzaâ€. Dunque, vediamo se ho capito bene. Accettando il teorema Zancan, applicare la legge a chi commette questo tipo di reato a partire da oggi è una sciocchezza, poiché la sentenza di condanna arriverebbe dopo qualche anno, viste le lungaggini della giustizia (Zancan non lo dice, ma è implicito nel suo ragionamento) e l’imputato potrebbe essere già morto. Perciò una legge ha un senso solo (è questo che si ricava dal suo bizzarro ragionamento) se può essere applicata retroattivamente. Ossia: entrando in vigore oggi, a chi ha rapinato una banca e non ha ancora avuto una condanna definitiva, dovrà applicarsi l’ergastolo e non la pena detentiva prevista fino al giorno prima. Mi pare che sia questa la sciocchezza. I reati imputati a Berlusconi devono produrre solo gli effetti previsti dalle leggi del tempo. Le lungaggini burocratiche e vergognose della macchina giudiziaria non hanno e non possono avere niente a che vedere con il rapporto legge-cittadino, che deve essere chiaro e ben definito nel momento in cui il reato viene compiuto. Amen. Letto 3893 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||