I Maestri

di Giovanni Macchia [Classici dell’Arte, Rizzoli, 1968] Due isole immaginarie cominciano ad apparire sul ­l’orizzonte agli inizi del Settecento

di Francesco Vincitorio [da “La Fiera Letteraria, numero 18, giovedì 4 maggio 1967] Dopo la memorabile mostra del 1955 alla « Permanen ­te » che, in un certo sen ­so, rappresentò la scoper ­ta di Bonnard da parte del gran ­de pubblico,

di Guido Piovene [Classici dell’Arte, Rizzoli, 1968] La vera linfa della critica è nelle osservazioni dei dilettanti di genio.

di Giuseppe Ungaretti [Classici dell’arte, Rizzoli, 1967] La sorte di Vermeer è tra le più straordinarie non tanto per la sua tarda comparsa nel campo della fa ­ma,

di Miguel Angel Asturias [Classici dell’Arte, Rizzoli, 1969] Non è nei miei propositi trattare in questa sede le novità tecniche, le parentele stilistiche

a cura di Paolo Lecaldano [Classici dell’arte, Rizzoli, 1971] PARTE PRIMA Van Gogh ha prodotto due opere colossali:

di Raffaello Brignetti [Classici dell’arte, Rizzoli, 1968] Sulla direzione da Bruxelles a Ostenda la terra fiamminga di Gent, di Brugge, è una terra grassa,

di Erik Larsen [Classici dell’arte, Rizzoli, 1980] I (1613-1626)

di Evelyn Joll [Classici dell’arte, Rizzoli, 1982] I [1793-1829]

a cura di Rosemarie Molajoli [Classici dell’arte, Rizzoli, 1974] Cosmè Tura, Francesco Cossa, Ercole de’ Roberti:   tre pittori che nel nome di Ferrara, in un accostamento temporale che non superò il mezzo secolo,

di Giorgio Caproni [Classici dell’arte, Rizzoli, 1969] II mio primo incontro con Toulouse-Lautrec av ­venne dalla parte sbagliata, cioè dalla parte del cuore.

di Corrado Cagli [Classici dell’arte, Rizzoli, 1969] Tiziano e il nostro punto di vista sulla sua opera e la sua straordinaria vicenda.

di Carlo Bernari [Classici dell’arte, Rizzoli, 1970] Condannato alla pittura, una condanna a vita, che il pittore ha cercato di propiziarsi con ogni mezzo,

di Guido Piovene [Classici dell’Arte, Rizzoli, 1968] La villa Valmarana ‘ai Nani’ presso Vicenza è una delle ville venete più famose del mondo e una delle più semplici.

di Rodolfo Pallucchini [dal “Corriere della Sera”, domenica 27 settembre 1970] Udine, 26 settembre.

di Rodolfo Pallucchini [dal “Corriere della Sera”, giovedì 26 settembre 1968] Rivedere a distanza di tem ­po un capolavoro dell’arte fi ­gurativa o rileggerne uno lette ­rario costituisce sempre un’av ­ventura che affrontiamo non senza esitazione.

di Raffaele Carrieri [dal “Corriere della Sera”, domenica 12 aprile 1970] Giambattista Tiepolo è l’ul ­timo dei grandi pittori-fiume. Non di Venezia sol ­tanto, ma di tutte le Scuole e Nazioni.

di Dino Buzzati [dal “Corriere della Sera”, venerdì, 3 maggio 1968] Enrico Vallecchi, proprio il figlio di Attilio Vallecchi, cioè dell’allora tipografo fiorentino di via Nazionale che nel 1909, per cinquanta lire, stampò il primo libretto di Ardengo Sof ­fici intitolato Ignoto Toscano,

di Leonardo Sinisgalli [dal “Corriere della Sera”, domenica 2 agosto 1970] F.F. Felix Fénéon è stato il primo e inequivocabile per ­sonaggio che ha avuto le ini ­ziali celebri â— prima dunque di H.H. e di B.B. â— poco più che ventenne,

di André Chastel [Classici dell’arte, Rizzoli, 1972] II genio freddo, schivo, di Seurat ha dato l’im ­pressione ch’egli fosse un calcolatore provocante e silenzioso.